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Chi ci importa di più? (IV): in UK siamo secondi dopo la Francia

25 Ottobre 2012 Luigi Pelliccia
Terzo appuntamento con la serie Chi ci importa di più? sul versante vinicolo. Dopo il focus dedicato agli Stati Uniti e alla Germania, oggi si fa tappa nel Regno Unito. I dati sono quelli del Dipartimento del commercio Usa, che non coincidono con quelli Istat ma ci permettono di avere dei riscontri omogenei tra le nazioni confrontando le “quote” in valore delle importazioni nell’arco del triennio 2009-2011. IL PRIMATO DELLA FRANCIA - Rispetto al secondo importatore mondiale in assoluto, il Regno Unito, l’Italia si attesta in maniera costante attorno al 15%. Il nostro Paese qui guadagna la seconda posizione, a grande distanza dal primato della Francia, che mostra una quota in perenne crescita, fino alla “punta” 2011 del 36,3%. L’Australia è terza, in calo nel 2011 al 10%. Gli altri concorrenti seguono con valori che non mostrano spostamenti significativi. SUL TRIENNIO 2009-11 - Analizzando i dati nel dettaglio, la performance in valore del vino italiano nel Regno Unito si attesta a 439.656.720 euro nel 2009, che crescono a 489.885.640 euro nel 2010 fino ai 515.669.370 euro nel 2011. Le quote di mercato, espresse in percentuali passano dal 14,2 nel 2009 al 15 l’anno dopo, confermandoosi invariate anche nel 2011. La variazione complessiva nel corso dei tre anni è pari al 17,3%. La nazione protagonista del focus di domani è il Canada.

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