L’annuncio arriva da Pellegrini, che distribuisce i vini dell’azienda: quest’anno Cerbaiona non produrrà il Brunello di Montalcino 2015, ma soltanto il Rosso di Montalcino 2015. Una scelta che punta a valorizzare il cambio di gestione della tenuta, avvenuto proprio nel 2015.
Per la storia di Cerbaiona è stato l’anno della svolta. E lo sarà anche per i suoi estimatori, che quest’anno dovranno rinunciare al Brunello. L’azienda ha infatti deciso di “saltare” l’annata 2015 del rosso di punta, pur trattandosi di una vendemmia eccezionale per il Sangiovese (al suo debutto il 21-24 febbraio con Benvenuto Brunello).
Una scelta contraddittoria?
La 2015 è stata un’annata perfetta per il Sangiovese. Durante i mesi estivi le temperature sono state elevate, ma le successive piogge moderate hanno garantito la maturazione costante delle uve, vendemmiate a fine settembre in condizioni ottimali. “Un coltivatore non avrebbe potuto chiedere di più. La scelta di Cerbaiona di non produrre il Brunello di Montalcino 2015 potrebbe, di conseguenza, destare perplessità, risultando addirittura contradditoria”, spiega Pellegrini.
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Nel 2015 il cambio di proprietà, dopo 38 anni
In realtà si tratta di una decisione forte (ma consapevole) maturata dalla nuova proprietà, che proprio nel dicembre 2015 è subentrata alla guida dell’azienda. Dopo 38 anni, Diego e Nora Molinari hanno ceduto l’azienda all’imprenditore americano Gary Rieschel, fondatore di diverse società di venture capital, ora al timone della Qiming Venture Partners di Shanghai. Il nuovo team, costituito da Rieschel con Matthew Fioretti (direttore tecnico) e Maurizio Bovini (che gestisce le vigne e la cantina), ha rinnovato profondamente Cerbaiona: la cantina è stata totalmente ricostruita, con il completo rinnovo delle attrezzature, la ristrutturazione dei vigneti e la messa in opera di nuovi impianti.
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Preparando il nuovo corso di Cerbaiona
“Diversi aspetti di questo vino si erano formati prima del mio arrivo, essendo frutto dell’ultima vendemmia sotto il precedente proprietario. A prescindere dagli elogi e dai riconoscimenti del passato, abbiamo deciso di rinunciare a mettere sul mercato l’annata 2015 del prodotto di punta e lavorare maggiormente per determinare la giusta direzione che l’azienda doveva prendere”, spiega Mattew Fioretti.
Un Rosso di Montalcino 2015 particolare
“Il Rosso di Montalcino 2015, uscito a gennaio, nasce come blend di due vini: per il 20% è Rosso di Montalcino, mentre il restante 80% era atto a divenire Brunello. L’ho declassato volontariamente a Rosso, dopo aver deciso di non produrre il Brunello di Montalcino 2015“, conclude il direttore della Tenuta.