Il vino a marchio “Fiorano” è proprietà unica ed esclusiva del principe Alessandrojacopo Boncompagni Ludovisi. Con l’ultima sentenza del Tribunale di Roma si conclude la querelle giudiziaria con la famiglia Antinori, durata 10 anni.
Il Tribunale delle Imprese di Roma ha definitivamente riconosciuto che l’unico marchio “Fiorano” legittimo è quello legato al nome del principe Alessandrojacopo Boncompagni Ludovisi. La sentenza (n. 12313 del 15 settembre 2020) proibisce la produzione e la commercializzazione di altre etichette sotto tale nome, tutelando l’autenticità dei vini Fiorano e Fioranello (Rosso e Bianco).
Fiorano, sentenza storica
Il Tribunale riconosce a Boncompagni Ludovisi la “continuità storica” e la “notorietà” internazionale dei vini Fiorano, testimoniate anche dalle fatture di vendita (a partire dal 2003) e da svariati riconoscimenti ottenuti dalla critica di settore. Sono respinte, in via definitiva, le accuse di contraffazione mossa dalla famiglia Antinori, comprese la richiesta di dichiarare nulla la registrazione del marchio “Fiorano” a nome Boncompagni Ludovisi e la domanda di un conseguente risarcimento del danno. La Marchesi Antinori spa è condannata altresì al versamento delle spese processuali.

L’origine della querelle giudiziaria tra Antinori e Boncompagni Ludovisi
La storia enologica della Tenuta di Fiorano comincia con la figura carismatica e pionieristica del principe Alberico Boncompagni Ludovisi, che tra gli anni Quaranta e Cinquanta decise di impiantare alcune varietà come Cabernet Sauvignon, Merlot, Malvasia di Candia e Sémillon, ponendo le basi per la nascita delle etichette simbolo di Fiorano. Il cugino Paolo Boncompagni Ludovisi e suo figlio Alessandrojacopo, già proprietari di una parte della Tenuta sull’Appia Antica, iniziarono ad occuparsi di Fiorano guidati da Alberico. Alla sua morte, nel 2005, cominciò il conflitto per l’uso del marchio “Fiorano” fra due rami della stessa famiglia: gli Antinori e i Boncompagni Ludovisi. Da qui l’origine della contesa giudiziaria, conclusa il 15 settembre 2020 in via definitiva.