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Cavit e la ricerca della bollicina perfetta

29 Aprile 2013 Jessica Bordoni
Costante ricerca e capacità di raccontare, con il vino, le bellezze del Trentino. Questi i principi fondamentali intorno a cui ruota l’attività di Cavit, cooperativa di secondo grado (ovvero consorzio di cooperative) che riunisce 11 Cantine sociali e copre, grazie al lavoro dei suoi 4.500 soci viticoltori, circa il 65% della produzione trentina. Come ci spiega il direttore marketing Lorenzo Vavassori: «Il nostro obiettivo è quello di produrre vini di costante qualità, frutto delle migliori selezioni e che esprimano la ricchezza del nostro territorio». LA GAMMA COMPLETA - La sede di rappresentanza di Cavit è l’antico Maso Toresella che domina il lago di Toblino; mentre in località Ravina, alle porte di Trento, si trovano le grandi cantine aziendali per l’affinamento dei vini fermi e degli spumanti, in tutto 80 mila metri quadrati. «Le principali linee di produzione sono Altemasi, la gamma di Metodo Classico Trentodoc, gli Spumanti da Metodo Charmat, I Masi Trentini, Bottega Vinai, Mastri Vernacoli», prosegue Vavassori. LA NOVITÀ DI ALTEMASI PAS DOSÉ - Tra i prodotti Altemasi, la novità 2013 è rappresentata dall’Altemasi Pas Dosé Trentodoc (leggi anche Cavit lancia l’Altemasi Metodo Classico Pas Dosé), che si aggiunge agli storici Altemasi Riserva Graal, Altemasi Brut, Altemasi Brut Millesimato e Altemasi Rosé. Cuveé di Chardonnay (60%) e Pinot nero (40%) con rese di 70 ettolitri per ettaro, le bollicine Altemasi Pas Dosé 2005 sono profondamente legate al proprio territorio d’origine. Le uve selezionate provengono da molteplici zone: i pendii dei monti dolomitici, la Valle dei Laghi e la Valle di Cembra. I vigneti sono posti tra i 450 e i 600 metri sul livello del mare interessati da notevoli escursioni termiche tra giorno e notte che regalano ricchezza di profumi al prodotto. L'ANNATA 2005 - «L’Altemasi Pas Dosé è un perfetto esempio di viticoltura di montagna e dei tanti microambienti climatici che coesistono in Trentino, integrandosi perfettamente tra loro», commenta Vavassori. «Per quanto riguarda l’annata 2005, dopo un inverno freddo e secco, abbiamo assistito a una ripresa vegetativa dall’andamento favorevole, con precipitazioni regolari e non eccessive. In primavera e in estate le temperature si sono mantenute buone e le uve, in tempo di vendemmia (seconda settimana di settembre), si sono dimostrate perfettamente sane e al giusto livello di maturazione». Dopo una pigiatura soffice, il mosto è sottoposto a una fermentazione in acciaio inox e in barrique. La sboccatura avviene a 78 mesi dal tirage, senza aggiunta di liqueur. I PREMI - «Altemasi Pas Dosé completa questa linea di pregiati spumanti che da anni riceve riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. In particolare, Altemasi Riserva Graal, l’espressione più alta della gamma, ha ricevuto per ben 10 volte i Tre Bicchieri del Gambero Rosso e nel 2009 è stato eletto “Spumante dell’anno” confermando Cavit ai vertici del panorama enologico italiano», conclude Vavassori. Indirizzo Cantina: via del Ponte 31, Trento, tel. 0461.38.17.11, mail cavit@cavit.it, www.cavit.it. Leggi anche il report di Civiltà del bere sull’enologia regionale Speciale Trentino.

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