Seleziona i vini: Pietro Mezzina. Per 12 euro si beve Zilath Bianco e Rosso Casale Cento Corvi e il Satrico di Casale del Giglio. Per 13 euro il Valpolicella Monte Zovo e per 16 euro La Segreta di Planeta, l’Angimbè Cusumano, il Neprica Tormaresca, il Merlot Casale del Giglio, il Chianti Classico Cantine Leonardo, il Prosecco Col de’ Salici e il Brachetto d’Acqui di Bersano. Per 18 euro si bevono il Rubesco Lungarotti e il Gragnano Vivace Grotta del Sole. Per 20 euro troviamo il Ramitello di Di Majo Norante, il Rosso Conero di Lanari, il Cannonau Sella & Mosca, Dolcetto, Grignolino e Barbera di Prunotto, Rubrato e Falanghina dei Feudi San Gregorio, Müller Thurgau di San Michele Appiano e il Pomino di Frescobaldi.
Il Ristorante
Titolare: Terre e Tavola Srl. Cuoco: Adriano Vasarelli, con aiuti. Immaginate un posto di campagna, immerso negli olivi e nel verde di una riserva naturale, con un parco giochi per i vostri bambini, una cucina ispirata dalla natura tutt’intorno, prodotti giornalieri di grande freschezza. Non sognate troppo: questo angolo esiste davvero, a pochi passi dal centro storico, insomma una casetta di campagna ma... in città. In un ambiente distensivo si gustano delicatezze di terra, anche prodotte direttamente, come l’extravergine degli olivi che vedete oltre le ampie vetrate. Gli antipasti sono il prologo di qualcosa di festoso: giardiniera fatta in casa, salumi artigianali, melanzane in carrozza, millefoglie di ortaggi gratinati, panelle di ceci e baccalà mantecato. Quasi stupore ai caleidoscopici primi di pasta: bigoli cacio e pepe, ravioli di ricotta e provola alla parmigiana di melanzane, fettuccine al guanciale con zucchine, schiaffoni al ragù di vera chianina e mollica di pane tostata, matriciane, tonnarelli di casa con mazzancolle, rucola e pomodorini. Il tutto prelude a un festival delle carni rosse di qualità, che non è facile incontrare così riunite e proposte in continuità: filetti, tagliate, bistecche di manzo, grigliate miste, lombate di vitello, fiorentine, scortichini e carpaccio di manzo. Chi non è carnivoro a oltranza può incontrare le polpette di chianina alla cacciatora e uno splendido abbacchio arrosto allevato in azienda. Anche i dolci di casa hanno un timbro di classe e una carta apposita per gli abbinamenti.