L’impatto del Covid 19 sul mondo del vino sta generando importanti cambiamenti. Nuovi trend, come il Prosecco Rosé, prendono sempre più piede. E non va dimenticato l’impatto delle proteste di Black Lives Matter anche nel nostro settore.
Secondo il magazine NNY360 il Covid-19 ha stravolto tutte le nostre abitudini enofile, modificando il modo in cui compriamo il vino (online più che mai), come lo assaggiamo e lo studiamo (virtualmente) e dove lo beviamo (a casa). Ma sorprendentemente la pandemia non ha cambiato i nostri gusti e c’è da aspettarsi che molte delle tendenze che hanno preso piede nel 2020 cresceranno ancora nel 2021: dal boom delle bevande analcoliche, ai vini in lattina e bag-in-box, a quelli provenienti da regioni estreme.
I nuovi trend: Prosecco Rosé, vini portoghesi e seltz aromatizzati
Ma il trend dei trend, che unisce la moda dei Rosé a quella delle bollicine sarà il neonato Prosecco Rosé. Grande, invece, sarà la curiosità per i vini del Portogallo (foto in apertura), le cui vendite negli Usa sono considerevolmente aumentate grazie all’ottimo rapporto qualità-prezzo, mentre secondo la società di ricerche di mercato britannica Wine Intelligence, un’altra onda in arrivo sarà quella dei seltz a base di vino o aromatizzati al vino.
La crisi dei sommelier
Inoltre, anche quando le visite alle Cantine potranno riprendere, le degustazioni virtuali non smetteranno di esistere. La parola dell’anno sarà “sostenibilità”, anche nel senso più ampio del termine, così da includere la responsabilità economica, sociale e la promozione delle diversità: tema sempre più importante tra i giovani bevitori. Infine, una previsione futuristica ma non troppo è la diffusione dei robot-sommelier. Con la chiusura dei ristoranti e la Court of Master Sommeliers scossa dagli scandali, il settore della sommellerie sta passando un brutto periodo e la situazione sarà ancora più critica se i robot-sommelier prenderanno il sopravvento.
Diversità e inclusione sono il futuro
Per Vinepair, il principale cambiamento di cui il mondo del vino ha bisogno riguarda proprio le tematiche evidenziate dalle proteste di Black Lives Matter. Con l’acronimo BIPOC (Black, Indigenous and People of Color) sono affiorate tutte le difficoltà che le persone di colore e i nativi americani devono affrontare sul posto di lavoro. In questi ultimi mesi anche il mondo del vino è stato coinvolto e sempre più lo sarà da questa nuova energia intorno alla diversità vista come ricchezza.
Il magazine riporta esempi virtuosi come la Napa Valley Vintners, l’Associazione dei produttori della Napa Valley, che ha annunciato borse di studio rivolte alla valorizzazione delle diversità. «Le grandi idee provengono da una cultura diversificata e inclusiva che abbraccia il background, le prospettive, le culture, le esperienze e le idee di tutti», afferma Stephanie Gallo, marketing manager di E.&J. Gallo Winery, la più grande azienda vinicola privata del mondo.
Foto di apertura di Vitor Pinto – Unsplash
Questa notizia fa parte della rassegna stampa internazionale di Civiltà del bere. Per riceverla gratuitamente una volta a settimana in formato newsletter iscriviti qui.