Valzer di poltrone tra i Consorzi di Bolgheri e Oltrepò. Le improvvise dimissioni del Ceo di Campari, Fantacchiotti. La conferma alla guida del Consorzio Chianti Classico nell’anno del suo centenario. Massimiliano Giansanti alla guida del Copa. Il punto.
Riassestamenti nel management, nuove nomine all’Europarlamento, avvicendamenti nella direzione dei Consorzi: la selezione post vacanziera delle notizie del settore di vino e spirits inizia con lo scossone societario nel gruppo Campari.
Matteo Fantacchiotti lascia la carica di Ceo di Campari
Le improvvise dimissioni di Matteo Fantacchiotti, che ha lasciato la carica di chief executive officer e membro del consiglio di amministrazione di Campari, hanno provocato uno scossone ai vertici del Gruppo. La decisione del manager, arrivata il 18 settembre ad appena 5 mesi dalla sua nomina, è arrivata «per motivi personali», si legge nella nota ufficiale.
Il board ha quindi deciso di nominare Paolo Marchesini (chief financial and operating officer) e Fabio Di Fede (general counsel and business development officer) come interim co-ceo e membri esecutivi di un «comitato per la transizione della leadership, che sarà presieduto da Bob Kunze-Concewitz», amministratore non esecutivo e in passato amministratore delegato. Insieme al comitato nomine e remunerazione, questa commissione di transizione sarà incaricata di individuare il nuovo Ceo cui affidare la guida della multinazionale. La notizia non ha risparmiato effetti sul titolo Campari in Borsa, che ha chiuso le contrattazioni con un calo di circa il -8%, perdendo la soglia psicologica dei 7 euro: una quotazione che non si vedeva dal 2020.
Solo poche ore prima delle dimissioni di Fantacchiotti, il colosso del beverage aveva reso nota l’acquisizione di una partecipazione di minoranza (il 14,6%), di Capevin Holdings Proprietary da Odc Limited per circa 82,6 milioni di euro. Si tratta di una holding sudafricana che possiede il 100% di CVH Spirits, una società scozzese che gestisce la produzione e la commercializzazione di whisky single malt, tra cui Bunnahabhain, Deanston, Tobermory e Ledaig, e whisky blended Scottish Leader e Black Bottle.
Riccardo Binda nuovo direttore del Consorzio Oltrepò Pavese
Riccardo Binda è il nuovo direttore del Consorzio Oltrepò Pavese. Classe 1986 e originario di Voghera, Binda ha lasciato la direzione del Consorzio di tutela Bolgheri e Bolgheri Sassicaia.
Il nuovo mandato inizia in un contesto delicato dopo alcune contestazioni all’interno dell’ente di tutela nei mesi scorsi: cinque imbottigliatori avevano infatti rassegnato le loro dimissioni dal consiglio di amministrazione in dissenso con le scelte della nuova presidente Francesca Seralvo, tra cui proprio quella di nominare un nuovo direttore al posto di Carlo Veronese.
Daniele Parri alla direzione del Consorzio Bolgheri e Sassicaia
Percorso inverso a quello di Binda, del quale prende il posto, è invece quello che ha portato Daniele Parri, ex del Consorzio Oltrepò Pavese, a ricoprire il ruolo vacante di direttore al Consorzio Doc Bolgheri e Doc Sassicaia. Parri ha una formazione nel marketing internazionale del vino e ha maturato varie esperienze dentro e fuori dall’Italia, l’ultima della quali nella posizione di export manager nella cantina di Riparbella Caiarossa.
Il Consorzio di Bolgheri, che ha appena festeggiato i 30 anni dalla sua creazione, riunisce 74 produttori che coltivano quasi la totalità dei vigneti della zona, pari a circa 1.365 ettari. Nel 2023, la produzione complessiva ha superato i 6,7 milioni di bottiglie.
Giovanni Manetti al terzo mandato da presidente del Consorzio Chianti Classico
Il 24 settembre, (curiosamente lo stesso giorno in cui era stato rieletto nel 2021), Giovanni Manetti è stato confermato per il suo terzo mandato alla guida del Consorzio Chianti Classico.
Classe 1963, chiantigiano Doc, Manetti è alla guida della nota azienda Fontodi di Panzano. Membro del Consiglio di Amministrazione del Consorzio dal 1992, ha ricoperto la carica di vicepresidente dal 2012 e infine quella di presidente dal 2018. Sotto la sua guida sono stati raggiunti importanti traguardi per la valorizzazione della denominazione, come l’introduzione delle Uga (Unità geografiche aggiuntive) nel disciplinare di produzione e l’aumento della quota minima di uve Sangiovese per la tipologia Gran Selezione (dall’80 al 90%), con il divieto di utilizzare, per questo vino, i vitigni internazionali.
Insieme con Giovanni Manetti, alla guida del Consorzio, che quest’anno festeggia il suo centenario, confermati come vicepresidenti Francesco Colpizzi e Sergio Zingarelli.
Massimiliano Giansanti nuovo presidente del Copa
Massimiliano Giansanti, che è alla guida di Confagricoltura, è stato nominato nuovo presidente di Copa (Comitato delle Organizzazioni Professionali Agricole). L’associazione, che riunisce le principali organizzazioni professionali agricole europee, rappresenta oltre 22 milioni di agricoltori in tutta Europa e con la gemella Cogeca, che copre il mondo della cooperazione, compone l’aggregazione sindacale più rappresentativa del settore primario UE. Pac, tutela del reddito degli agricoltori e reciprocità negli scambi commerciali sono le priorità del suo programma.
«I prossimi anni definiranno il futuro dell’agricoltura europea», ha dichiarato. «Importanti sfide ci attendono, come l’allargamento dell’Unione a nuovi Stati membri e la conseguente necessità di un budget più ampio per il comparto, una profonda riforma della Pac e azioni di contrasto sempre più efficaci al cambiamento climatico».
Imprenditore agricolo, Giansanti ricopre la carica di presidente di Confagricoltura dal 2017 e di vicepresidente dello stesso Copa dal 2020. Con la famiglia gestisce diverse aziende nei settori della coltivazione di cereali e kiwi e nella produzione lattiero-casearia.
Christophe Hansen nuovo Commissario europeo all’Agricoltura
È il lussemburghese Christophe Hansen, 42 anni, membro del Ppe, il nuovo Commissario europeo all’Agricoltura: sarà lui a prendere il posto del polacco Janusz Wojciechowsky.
Parlamentare europeo dal 2018, laureato in geoscienze, scienze ambientali e gestione dei rischi, non si è mai occupato di agricoltura. ha prestato servizio nelle Commissioni per il Commercio internazionale, l’Ambiente, la Sanità pubblica e la Sicurezza alimentare. È stato relatore del Parlamento europeo per l’accordo commerciale e di cooperazione post-Brexit con il Regno Unito. Tra i primi impegni del nuovo commissario, che avrà anche la delega all’Alimentazione, ci sarà la riscrittura della Pac, alla ricerca di un punto di equilibrio tra esigenze di bilancio, richieste del mondo agricolo e obiettivi di mitigazione dell’impatto ambientale.
Mattia Piludu promosso direttore generale di Siddùra
Si apre una nuova fase del percorso di crescita della cantina sarda Siddùra, che vede al timone dell’azienda Mattia Piludu, nominato direttore generale. Già direttore tecnico della Cantina negli ultimi due anni, Piludu assume ora un ruolo cruciale nell’azienda, che lo vedrà impegnato a coordinare e ottimizzare tutte le attività operative.
La promozione di Piludu a direttore generale riflette la «volontà dell’azienda di valorizzare le competenze interne e di continuare a crescere, puntando su una leadership che ha già dimostrato di saper guidare la Cantina verso nuovi traguardi», si legge nel comunicato ufficiale.
Sandro Ciavattella nuovo direttore di Cantina Tollo
Sandro Ciavattella è il nuovo direttore generale di Cantina Tollo, una tra le più importanti e consolidate realtà nel settore vitivinicolo italiano e protagonista del territorio abruzzese con 620 soci e 2500 ettari coltivati.
Pescarese di 43 anni, Ciavattella ha già servito come chief financial officer della cooperativa abruzzese per sette anni, dal 2017 al 2023, e subentra nel ruolo ad Andrea di Fabio.
La notizia arriva a qualche mese di distanza dalla nomina del nuovo presidente Gianluca Orsini, che ad aprile era subentrato a Luciano Gagliardi, in carica a sua volta dal 2022.
Foto di apertura: © N. Abootalebi – Unsplash