Antonio Calò resta alla presidenza dell’Accademia italiana della vite e del vino. Eletto all’unanimità dal consiglio riunito lo scorso 20 marzo all’Accademia dei Georgofili di Firenze, Calò manterrà la carica per il prossimo quadriennio, fino al 2016, coadiuvato nella gestione dell’Accademia dai vicepresidenti Rosario Di Lorenzo e Carlo Viviani. Nel corso dell’assemblea, sono stati eletti anche Ferruccio Giorgessi, come segretario dell’Accademia, e Davide Gaeta come tesoriere.
STORIA E FUNZIONE DELL’ACCADEMIA - La prestigiosa istituzione dell’Accademia fu fondata nel 1949 a Siena, su proposta del Comitato Nazionale Vitivinicolo. Scopo primario dell’ente, fin dalla nascita, fu incentivare la promozione dell’enologia italiana, coinvolgendo gli attori della filiera in manifestazioni, seminari, convegni, monitorando lo stato di salute del settore tramite osservatori e laboratori, destinando premi e fondi a progetti di ricerca, di cui pubblicare anche gli esiti. L’Accademia fu eretta a Ente Morale con decreto del 25 luglio 1952 del Presidente della Repubblica Luigi Einaudi.