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Cala la produzione vinicola 2017 nel mondo. I dati Oiv

25 Ottobre 2017 Monica Sommacampagna
Tutta colpa del clima. Le stime rilasciate dall’Oiv dal suo direttore generale Jean-Marie Aurand nella conferenza stampa di ieri (24 ottobre) nel suo quartier generale a Parigi individuano un calo della produzione vinicola mondiale. Confermando le voci che hanno costellato quest'annata, funestata da fenomeni meteorologici estremi. Le previsioni parlano di 246,7 milioni di ettolitri (esclusi succhi e mosti), con un decremento del -8,2% nel mondo, pari a 22,1 milioni di ettolitri. E qualificano il 2017 come uno dei millesimi più scarsi degli ultimi decenni. La tendenza al ribasso penalizza (purtroppo per noi) l’Unione Europea, mentre altri Paesi nel mondo crescono mantenendo un ritmo produttivo consistente, nonostante il meteo.

L'Unione Europea tocca il fondo

Segna addirittura -15% l’Ue dove le bizzarrie del clima, tra gelo e siccità, hanno portato a 140,7 milioni di ettolitri il livello medio del raccolto, con un calo complessivo di 24 milioni di ettolitri. L’Italia per il terzo anno consecutivo mantiene il primo posto nella produzione a livello mondiale con 39,3 milioni di ettolitri, ma segna un decremento del -23% rispetto al 2016. Seguono la Francia con 36,7 milioni di ettolitri (-19% rispetto al 2016) e la Spagna con 33,5 milioni di ettolitri (-15%).

Danni minori in alcuni Paesi

La tendenza al ribasso si spalma anche su Germania, con 8,1 milioni di ettolitri (-10%) e su Grecia con 2,5 milioni di ettolitri (-10%). Segno -2% per la Bulgaria co 1,1 milioni di ettolitri. Sono, al contrario, interessati a una crescita: Portogallo (che ha prodotto 6,6 milioni di ettolitri), Romania (5,3 milioni di ettolitri), Ungheria (2,9 milioni di ettolitri) e Austria (2,4 milioni di ettolitri).

Trend positivo in America del Sud

Nel mondo il clima non ha mietuto vittime come in Europa. Stando agli ultimi dati di agosto (da confermare dopo gli incendi di ottobre in California) gli Stati Uniti conterebbero su 23,3 milioni di ettolitri vinificati e si distinguono per l’elevato livello di produzione, pur con un decremento del -1%. In generale è in crescita, nonostante le basse temperature, l’America del Sud. L’Argentina segna +25% con 11,8 milioni di ettolitri, nonostante la vendemmia abbastanza scarsa. Sale anche il Brasile, con 3,4 milioni di ettolitri, mentre il Cile registra un lieve calo (-6%).

Anche in Sudafrica e Australia cresce la produzione

Il Sud Africa vede una produzione complessiva di 10,8 milioni di ettolitri (+2%), mentre per il terzo anno consecutivo la produzione australiana cresce (13,9 milioni di ettolitri con +6%) e la Nuova Zelanda produce a ritmo sostenuto. Per quanto riguarda il consumo mondiale di vino, le stime Oiv si attestano tra i 240,5 e i 245,8 milioni di ettolitri, ma è ancora troppo presto per farne un bilancio.

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