Seleziona i vini: Giovanni Sarzano. A 11 euro: Soave Classico Tomellini. A 13 euro: Gavi Cascina degli Ulivi, Barbera Tenuta Migliavacca, Barbera Azienda Agricola Caneva. A 14 euro: Trebbiano d’Abruzzo Marramiero, Rosso Vigna Martin Lusenti, Valpolicella Classico Monte dell’Ora. A 15 euro: Rosae Rouche Giuseppe Rinaldi, Chardonnay Inama, Morellino di Scansano Morisfarms, Gewürztraminer San Michele Appiano, Cabernet Piovene Porto Godi, Nebbiolo Bramaterra Baldini. A 16 euro: Fiano Kratos Luigi Maffini. A 17 euro: Vespolina Ioppa e Verdicchio Canestrari.
Il ristorante
(g.d.s.) Titolare: Giovanni Sarzano, cuoco. Ai dolci la moglie Anna. Appetito e desiderio di riposo saranno ampiamente soddisfatti dalla sosta in questi simpatici ambienti. Prima del pernottamento, la cena sarà assai soddisfacente soprattutto seguendo i consigli del gruppo famigliare affabile e puntuale. La cucina ha stampo regionale con alcuni classici perfettamente proposti: vitello tonnato, panissa, lumache di vigna, agnolotti, pasta e fagioli, tagliolini al ragù di agnello, risotti in più modi, tutti ineccepibili, trippa con cicerchie o con carciofi. Altre cose di riguardo trovate quest’anno sono la testina di vitello calda, la galantina di faraona e verdure, il piccione farcito con tartufo nero e foie gras e il cappello di prete stracotto al vino rosso. Piace la serenità olimpica con la quale ti porgono i vari piatti: forse viene dal sapere che sono fatti con amore. Il cuoco patron ai dessert lascia campo libero alla consorte Anna che concluderà il tutto con misura: torta di pere con crema inglese e strudel di mele con gelato alla cannella.