In collaborazione con

Baglio di Pianetto, il tramonto rosa di Baiasyra

28 Dicembre 2020 Civiltà del bere
Baglio di Pianetto, il tramonto rosa di Baiasyra

Il nome Baiasyra richiama l’affascinante baia del borgo di Marzamemi vicino a Tenuta Baroni di Baglio di Pianetto, in provincia di Siracusa, e il colore di cui si tinge il cielo la sera. Nasce da uve Syrah selezionate in vigna e in cantina a mano e vinificate in bianco. Profuma di frutta rossa, agrumi ed erbe aromatiche.

Per chi conosce l’estremo sud-orientale della Sicilia l’etichetta del rosato Baiasyra ha un solo nome: Marzamemi, borgo in provincia di Siracusa. A produrlo è Baglio di Pianetto, l’azienda fondata nel 1997 dal conte Paolo Marzotto che riunisce due tenute agli opposti della Sicilia: Santa Cristina Gela, nel Palermitano, e Tenuta Baroni, nell’area tra Noto e Pachino.

Un desiderio realizzato

«Da tempo», dice Renato De Bartoli, amministratore delegato dell’azienda, «volevamo completare la nostra linea con un rosato in grado di rappresentare il più autentico carattere siciliano e il legame con il territorio di provenienza e riuscisse anche a interpretare il fascino che questa tipologia di vini evoca».

Baiasyra, rosato 100% Syrah

Baiasyra, da uve Syrah in purezza coltivate nella Tenuta Baroni, ha trovato un areale ideale per avere quelle caratteristiche che Baglio di Pianetto ricercava nella realizzazione del suo primo rosato: delicatezza e finezza nei profumi, sapidità e bevibilità al palato.

Un territorio amato anche da Paolo Marzotto

«Qui il Syrah è allevato su terreni magri, di medio impasto tendenti al sabbioso e calcareo. Crediamo molto in questo territorio, che il conte Marzotto acquistò nel 1998 perché qui Nero d’Avola e Syrah coniugano eleganza e originalità come in poche altre zone dell’isola».

baiasyra rosato baglio di pianetto

Come nasce Baiasyra

Le uve per il Baiasyra 2019 sono state vendemmiate a fine agosto – inizio settembre, raccolte in cassette e trasportate in cantina per una seconda selezione manuale. Dopo la diraspatura sono state messe in pressa per ottenere il mosto fiore fermentato in acciaio per circa 3 settimane, cui è seguito affinamento in inox per altri 4 mesi sur lies.

Il colore già racconta il vino

«Volevamo un rosato», spiega De Bartoli, «che affascinasse fin dal suo colore, un rosa tenue e delicato che ricorda i tramonti che è possibile osservare dalla baia di Marzamemi, a due passi dalla nostra tenuta. Non a caso il nome scelto, Baiasyra, trae la sua origine da un’espressione del dialetto siciliano, pronunciata per celebrare le serate affascinanti in cui il sole tinge il cielo di sfumature rossastre prima di salutare il giorno».

L’assaggio

Baiasyra ha profumi di frutta rossa e sentori agrumati, delicate note floreali ed erbe aromatiche. Al palato ha piacevolissime sfumature sapide, oltre che setosità e freschezza.

Realizzato in collaborazione con Baglio di Pianetto

In collaborazione con

Vite Colte: Alta Langa Seicento, sempre più in alto

Il nuovo Metodo Classico Pas Dosé, frutto del progetto d’eccellenza dedicato alle […]

Leggi tutto

Fontanafredda: la quarta edizione di Renaissance è dedicata all’ottimismo

Svelato l’ultimo capitolo del progetto di Fontanafredda che esplora i 10 sentimenti […]

Leggi tutto

Terre Nere: energia autentica di Montalcino

Francesca e Federico Vallone hanno raccolto il testimone dal padre Pasquale e […]

Leggi tutto

Leone de Castris: i vini romantici e identitari della linea Donna Coletta

La selezione, che nasce nella tenuta in Bassa Murgia, comprende il rosato […]

Leggi tutto

Le Macchiole ieri e oggi: ritratto di una delle Cantine simbolo di Bolgheri

Tra i pionieri del blasonato distretto vinicolo toscano, Cinzia Merli e la […]

Leggi tutto

Siddùra: il costante desiderio di crescere

Attraverso la managerializzazione dei processi e il recente rinnovo del team, l’azienda […]

Leggi tutto

Provveditore: non solo Morellino di Scansano

Dalle solide radici familiari, la Cantina maremmana è oggi condotta da Cristina […]

Leggi tutto

Consorzio Tutela Vini Emilia: la fascetta sul Lambrusco Igt

L’introduzione del contrassegno di Stato, a partire dalla vendemmia 2024, assicura la […]

Leggi tutto

Montezovo: Calinverno, l’essenza di un territorio unico

Ogni sorso del vino simbolo della Cantina veronese racconta la storia del […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati