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Assaggi | Meregalli presenta La Grande Année 2012 Bollinger

4 Marzo 2020 Jessica Bordoni
Assaggi | Meregalli presenta La Grande Année 2012 Bollinger
bollinger la grande annee 2012

Una grande annata, di nome e di fatto. Ancora giovane, ma già paragonabile ad altri millesimi d’eccezione, come il 1990, il 1996 e il 2002. Lo scorso 20 febbraio nel maestoso salone della Villa Reale di Monza è andato in scena Le Grand dîner, ovvero la presentazione ufficiale dello Champagne Bollinger La Grande Année 2012, anche in versione Rosé.

Perché proprio Monza? Perché è la città dove ha sede il Gruppo Meregalli, che distribuisce in esclusiva per l’Italia la storica Maison fondata nel 1829. Come ha spiegato l’ad Marcello Meregalli durante la serata: «Per noi Bollinger rappresenta il primo marchio di riferimento, con oltre 200 mila bottiglie annue vendute. Famoso per le sue Riserve prestigiose, è anche “lo Champagne della gastronomia” e per questo abbiamo voluto presentarlo nel corso di una cena gourmet, realizzata da cinque chef di fama internazionale, che insieme collezionano ben otto stelle Michelin: Pino Cuttaia (La Madia) ha firmato l’antipasto, Theo Penati (Pierino Penati) il risotto, Giancarlo Perbellini il secondo e i fratelli Chicco e Bobo Cerea (Da Vittorio) la kermesse di dolci».

Una partenza difficile

Insomma, un’occasione speciale per uno Champagne unico, prodotto solo nelle migliori annate. La vendemmia 2012 ha permesso di raggiungere una produzione di alta qualità, ma è stata una caratterizzata da un andamento tutt’altro che lineare. Il mese di febbraio ha segnato -25°C, mentre a marzo le temperature sono tornate ad essere primaverili. Ad aprile una gelata ha fatto registrare un -6% di piante atte alla produzione; a maggio si è verificata una tempesta di grandine. A seguire, la pioggia è caduta abbondante, più del doppio rispetto alla media del periodo, e in vigna si sono dovuti affrontare problemi come l’oidio e le formazioni fungine.

La Villa Reale di Monza

Agosto e settembre ribaltano la situazione

Insomma, quando nel luglio 2012 il team Bollinger deve decidere se produrre o meno La Grande Année, la decisione sembra inevitabile. Ma agosto, con una canicola che fa segnare i 37 °C, ribalta la situazione. Nel corso del mese (in particolare dalla metà) il clima secco e caldo che si protrae fino a settembre porta a un cambio di rotta. La vendemmia, dal 16 settembre al 3 ottobre è di quelle che si possono definire “perfette”. Poca quantità, ma qualità eccezionale.

Dalla natura una grande lezione

Già nel 2013 si è capito che il 2012 poteva diventare un grande millesimo e in tempi più recenti è già stato definito come uno dei migliori degli anni Duemila, dopo l’annata 2002 e la 2008. «La Grande Année 2012 è anche e soprattutto una grande lezione che ci ha impartito la natura: il nostro compito è quello di lavorare duro e vedere come la situazione si evolve. La natura non può essere comandata, va semplicemente accettata. In questo caso però, il cambiamento climatico in corso a livello globale ci ha aiutato anziché danneggiarci», precisa Charles-Armand de Belenet, direttore generale della Maison. «Il clima continentale dell’estate ha favorito una piena maturazione al Pinot noir e un buon finale di stagione ha aiutato lo Chardonnay a bilanciarsi in acidità e pH combinati con un ottimo livello di zucchero».

Savoir faire e artigianalità

«La Grande Année incarna il know how artigianale che Bollinger ha sempre salvaguardato e che continua a essere un punto fermo durante la fase di produzione», prosegue Marcello Meregalli. In particolare la vinificazione avviene esclusivamente in piccole botti di rovere (l’età media è attorno ai 20 anni), realizzate e restaurate nella tonnellerie di proprietà della Maison, che custodisce oltre 3.500 botti. Il remuage e dégorgement sono eseguiti interamente a mano, dopo l’affinamento sui lieviti in bottiglia con tappi di sughero naturale.

Bollinger – La Grande Année 2012

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Champagne La Grande Année 2012

La fermentazione avviene interamente in barrique. La maturazione, dopo la sigillatura con sughero naturale si protrae molto oltre i 30 mesi. Un vintage dalla straordinaria bevibilità, senza perdere in eleganza.
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Champagne La Grande Année Rosé 2012

Affinamento in piccole e vecchie botti di quercia con una prolungata permanenza sui lieviti. Complesso, potente, setoso.
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