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Antonutti festeggia i suoi primi 100 anni

29 Maggio 2021 Civiltà del bere
Antonutti festeggia i suoi primi 100 anni

La Cantina friulana nel 2021 raggiunge un traguardo storico e festeggia il secolo dalla fondazione. La famiglia Antonutti, alla guida del marchio da quattro generazioni, conduce con passione 50 ettari di vigneto nel cuore della Doc Friuli Grave, dando vita a vini di grande equilibrio ed eleganza.

Per Antonutti il 2021 è un anno speciale, segna infatti i 100 anni dalla fondazione. Un traguardo storico, che abbraccia quattro generazioni e vede impegnati Adriana Antonutti e il marito Lino Durandi, affiancati dai loro figli. Marchio simbolo della migliore enologia friulana, la Cantina ha costruito il proprio successo sulla capacità di restare fedele alle sue origini. Pur vantando una produzione di oltre 1 milione di bottiglie, è rimasta un’azienda a conduzione famigliare.

Un amore di famiglia

Non c’è fase produttiva né dettaglio logistico o comunicativo che non vengano seguiti direttamente dalla famiglia proprietaria, la quale mette da sempre al centro il rispetto per la grande tradizione enologica regionale, aprendosi con moderazione alle istanze innovative. I vini Antonutti sono biglietti da visita del territorio. Tanto gli autoctoni quanto gli internazionali nascono da un’attenta selezione delle migliori uve di proprietà, per offrire bianchi, rossi e bollicine dall’ottimo equilibrio gustativo. Nel calice si apprezzano struttura ed eleganza, senza sbavature o esasperazioni stilistiche.

A ogni vigneto il suo suolo

Il tesoro più grande è rappresentato dai vigneti, che oggi si estendono per 50 ettari, in parte su terreni magri e sassosi della riva destra del fiume Tagliamento, in parte su suoli più grassi e argillosi. La sede aziendale è a Pasian di Prato, in provincia di Udine. Verso la metà degli anni Novanta sono stati acquisiti degli appezzamenti a Barbeano, nella pianura spilimberghese delle Grave del Friuli, a cui si sono aggiunti una decina di ettari a Clauiano, frazione di Trivignano Udinese. Il 2018 gli ultimi investimenti hanno portato all’operatività di altri 22 ettari a Mereto di Tomba, sempre nella zona del Friuli Grave Doc.

Niente legno per i bianchi, tonneau per i rossi

Il sistema di allevamento è quasi tutto a Guyot con una densità di 4.500 ceppi per ettaro. La conduzione rispetta le caratteristiche varietali. I bianchi non sono sottoposti a maturazioni in legno per mantenere la nitidezza olfattivo-gustativa e la ricchezza di sfumature. I rossi, corposi e vellutati, sono affinati in tonneau per esaltarne le potenzialità evolutive.

Scopriamo la collezione La Selezione

La collezione La Selezione include la versione spumantizzata della Ribolla gialla, il Prosecco Extra Dry, il Metodo Classico Ant (da Chardonnay) e il Metodo Charmat Rosé (da Merlot e Refosco). Tra i rossi spiccano Ros di Murì, elegante blend di Merlot, Cabernet Sauvignon e Refosco; e Poppóne, insolita unione di Merlot e Pignolo. La passione per il Pinot nero ha portato alla nascita della nuova Riserva Pinus Nigra. Da ricordare anche Lindul, passito da uve Traminer, mentre nei prossimi mesi vedrà la luce il bianco Bertrando, ancora top secret.

ANTONUTTI
via D’Antoni 21
Pasian di Prato (Udine)
0432.66.20.01
info@antonuttivini.it
www.antonuttivini.it
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Realizzato in collaborazione con Antonutti

Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 2/2021. Acquista

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