Montefalco ha un tesoro ancora tutto da scoprire: il Sagrantino, vitigno autoctono dal carattere forte e irruento in gioventù, ma capace di regalare grandi emozioni con il passare del tempo. «Il Sagrantino ha bisogno di cibo, è un vino gastronomico», ha affermato ieri l'enologo Maurizio Castelli «e Montefalco è un territorio che ha bisogno di farsi conoscere», ha aggiunto Fernanda Cecchini, Assessore all'agricoltura della Regione Umbria. Alla presentazione della seconda edizione dell'Anteprima Sagrantino, due giorni di eventi dedicati al vitigno autoctono umbro nel centro storico di Montefalco, sono intervenuti anche Amilcare Pambuffetti, presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco, e l'agronomo Giovanni Bigot, responsabile del progetto di sostenibilità “Grape Assistance”. Durante l'apertura dell'evento è stata presentata l'annata 2015, che anche a Montefalco si prospetta come uno dei millesimi più favorevoli. In degustazione, invece, le bottiglie appena messe in commercio, o che presto lo saranno, di Montefalco Sagrantino Docg Secco e Passito annata 2012.
Sagrantino 2015: sarà eccezionale
Confermate le rosee previsioni di qualche mese fa per la vendemmia 2015 del Sagrantino. Dopo un andamento meteorologico ottimale contraddistinto da un basso tasso di umidità e dunque poche malattie della vite, la maturazione delle uve è stata regolare, lenta e progressiva e ha consentito un'eccellente qualità in vigna. La vendemmia è partita a fine settembre per concludersi alla fine di ottobre, ed è stato vinificato circa il 30% in più delle uve rispetto al 2014. Si prevede quindi un'annata eccezionale dal punto di vista qualitativo, grazie a uve con ottime concentrazioni zuccherine e un buon profilo polifenolico che porteranno a vini di grande struttura e complessità, con tannini maturi e più dolci.
Il progetto Grape Assistance per la sostenibilità
A partire dall'annata agraria 2014/2015 il Consorzio Tutela Vini Montefalco, in associazione con alcune cantine del territorio, ha sviluppato un progetto per l'applicazione di un nuovo modello di assistenza tecnica per la gestione sostenibile del vigneto: “Grape Assistance”. «Da questo progetto», ha raccontato ieri Giovanni Bigot, «è nata una pubblicazione che raccoglie in maniera organizzata e ordinata i risultati degli andamenti vegeto-produttivi e fitopatologici. È un'innovazione e un sistema di supporto alle decisioni di ultima generazione nella conduzione del vigneto». Grape Assistance crea, inoltre, l'opportunità di trasformare il valore della sostenibilità in valore di mercato, da trasferire al consumatore finale.
Un vino e un territorio in crescita? Lo dicono i dati
Negli ultimi anni l'incremento dell'occupazione nell'area del Sagrantino è salito del 3%, dato testimoniato, per esempio, dalla nascita di ben 22 nuove attività nell'ultimo anno all'interno del comune di Montefalco. Anche per quanto riguarda il vigneto, le crescite sono state più lente, ma significative: dal 2000 al 2015 l'estensione dei vigneti iscritti a Docg è quintuplicata passando da 122 a circa 610 ettari. Nell'ultimo decennio sono state costruite oltre 30 nuove cantine e la produzione del Sagrantino è triplicata: da 660 mila a oltre 2 milioni di bottiglie. I vini di Montefalco rappresentano oggi il 16,7% della produzione di vino in Umbria. In particolare, il Montefalco Sagrantino Docg con il 6,3%, mentre il Montefalco Doc il 10,4%. Il valore dell'export è del 60%, e i principali paesi di destinazione sono Stati Uniti (25%), Germania (12%) e Cina (7%); anche se molti produttori sono intenzionati a incrementare le vendite prima di tutto in Italia. Rimane una nicchia quella che un tempo era la produzione primaria, ovvero quella del Montefalco Sagrantino Docg Passito, che oggi rappresenta il 4% del totale della produzione della Denominazione.
All'Anteprima del Sagrantino 2012, un vino ancora da scoprire
Nonostante i dati positivi, il Sagrantino è un vino che trova ancora difficoltà a entrare sul mercato, anche italiano: «Dobbiamo convincere il consumatore a riconoscere le potenzialità di questo nostro vino», afferma il presidente del Consorzio, che continua: «La complessità è la vera meraviglia di Montefalco, la forza di un territorio che ha ancora tanto bisogno di essere raccontato. Ed è per questo che oggi sono qui oltre 60 giornalisti provenienti dal tutto il mondo. Vogliamo che loro siano i primi a imparare a conoscere questo vino per diffonderlo fuori dai confini regionali».
I concorsi
In occasione della manifestazione è stata organizzato il Gran Premio del Sagrantino a cui hanno partecipato 13 sommelier provenienti da tutta a Italia, ad aggiudicarsi il primo posto è stato, però, Daniele Sevoli, umbro e già brand ambassador per l'azienda di Gualdo Catteneo Terre de la Custodia. A vincere il premio per Anteprima d'Autore, etichetta celebrativa del vino Sagrantino, è stato il ventisettenne pavese Tommaso Filighera con l'opera “Prosit!”. L'autore spiega: «ho pensato per l'etichetta un intreccio di personaggi e simboli che omaggiano la storia e il territorio dove nasce il Sagrantino». Ultimo concorso, ma prima edizione per il premio alla migliore carta dei vini di Montafalco, andato alla Locanda del Teatro, ristorante di Montefalco.