300 bottiglie e 50 magnumVeuve Clicquot riposano nelle profondità del Mar Baltico. La Maison francese celebra così i 168 Champagne qui rinvenuti, quattro anni fa, in un relitto naufragato – fra cui diverse bottiglie Veuve Cliquot del 1839. E sperimenta una tecnica di affinamento che da tempo affascina e riscuote successo (diversi anche gli esempi italiani: fra i più noti, il ligure Bisson).
CHE DIFFERENZA FA? - L’affinamento marino si svolge a una temperatura costante di 4 °C (contro gli 11 °C della cantina) con una pressione di circa 5 atmosfere, molto simile a quella interna alla bottiglia. L’obiettivo di Dominique Demarville, enologo di Veuve Clicquot, è capire quali caratteristiche comporta nel vino questa tecnica rispetto alla tradizionale maturazione in cantina. Alla prova dei flutti, ora, sono il Brut Yellow Label, il Rosé 2004 e il Demi-Sec della Maison: fra due o tre anni sarà interessante comparare queste bottiglie con le medesime etichette maturate nella Cave.