Focus sui Paesi emergenti
L’obiettivo del master è formare futuri eno-professionisti a 360 gradi. Figure in grado di operare nei diversi ambiti e settori finalizzati alla comunicazione e alla diffusione della conoscenza dei vini italiani all’estero, intervenendo anche nella promozione e nell’implementazione dell’export nei diversi mercati mondiali. Saranno presi in considerazione sia mercati consolidati (come Usa, Centro e Nord Europa, Uk) sia quelli in espansione (come Cina, Corea, Russia), con un particolare focus su Paesi “emergenti” dal punto di visto del consumo del vino (come India, Africa, Sud-est asiatico, Messico).Un piano didattico ad hoc
«Gli sbocchi professionali del master sono molteplici: dalle attività di promozione nazionale e internazionale, alla gestione del comparto marketing, all’organizzazione di eventi, all’utilizzo e implementazione delle diverse tecniche di comunicazione» spiega Pietro Tonutti, prorettore per l’Internazionalizzazione al Sant’Anna e direttore del master. «Le attività didattiche sono caratterizzate da una forte integrazione delle competenze, con molto spazio anche alle attività pratiche e/o di esercitazione». Il corpo docente è formato da professori universitari, liberi professionisti, winemaker, export manager, docenti AIS, giornalisti ed esperti dei mercati e della comunicazione del mondo del vino.Chi può iscriversi al master
Il master si rivolge a laureati di I° livello (o titolo equipollente) in Viticoltura ed enologia, in discipline agrarie-alimentari, economiche, di comunicazione e di marketing, ma anche a laureati di I° o II° livello in altre discipline attinenti al profilo professionale da formare. Possono presentare domanda di ammissione anche i laureandi, a condizione che abbiano terminato gli esami prima dell’inizio del master e prevedano di acquisire il titolo di accesso nella sessione straordinaria dell’anno accademico precedente l’inizio del master stesso. È possibile partecipare anche iscrivendosi a singoli moduli (massimo due, con esclusione del corso per sommelier Ais) o in qualità di uditori all’intero percorso (con partecipazione ai 3 moduli didattici - ma senza conseguimento di crediti - e al corso da Sommelier Ais).Tutte le attività del percorso formativo
Il percorso didattico prevede 400 ore di formazione pratica e teorica in aula (dall’8 novembre 2018 a giugno 2019) e 450 ore di stage (da luglio 2019 a gennaio 2020). Il master è suddiviso in tre moduli, a cui si somma il corso da sommelier Ais per chi non fosse già in possesso della qualifica. Nello specifico, ecco come sono suddivise le lezioni. Modulo I: “Discipline di base e propedeutiche” (80 ore), è dedicato alla produzione, con elementi di tecniche viticole, enologia, economia e legislazione:- Origini e storia della viticoltura italiana, elementi di tecniche viticole e principi di viticoltura biologica
- Elementi di enologia e sostenibilità delle produzioni enologiche
- Elementi di legislazione vitivinicola
- Economia del vino
- Principi di marketing dei prodotti agro-alimentari
- Marketing dei prodotti enologici
- Web marketing del vino
- Strategie per l’export del vino e la figura dell’export manager
- Turismo del vino e organizzazione di eventi promozionali
- Marketing non convenzionale e neuromarketing
- Profili del consumatore di vino nel mondo
- English for wine: how to describe and comunicate wine and wine culture at International level
- La comunicazione del vino: giornalismo, critica e relazioni pubbliche tra old & new media
- Mercati consolidati
- Mercati in espansione
- Mercati emergenti