Dalla cinematografia alla viticoltura. Il percorso professionale di Alessandro Gobbetti, titolare con il padre Pietro della boutique winery Poggio Cagnano, è decisamente inusuale, ma sembra proprio nella direzione giusta.«Sono vicentino e ho studiato Architettura a Venezia e in Olanda, dove mi sono specializzato in lightning, ovvero effetti di illuminazione applicati ai film di animazione e 3D. Il mio lavoro in questo settore mi ha portato in Nuova Zelanda e poi a Londra, dove sono rimasto sette anni». Ma stare 10-12 ore al giorno davanti allo schermo di un pc non è quello che Alessandro ha in mente per il suo futuro.
Nel 2005 la svolta di Alessandro
«La mia famiglia ha sempre frequentato la Toscana per turismo e nel 2005 abbiamo acquistato un podere a Manciano, nel Grossetano. Nel 2007 abbiamo iniziato a impiantare le vigne e nel 2014 c’è stata la prima vendemmia, che ci ha sorpresi per la qualità dei vini, facendo nascere l’idea di creare un’azienda vinicola. Così quando nel 2016 ho deciso di cambiare vita, mi sono trasferito in Maremma e ho dato avvio a Poggio Cagnano».Altaripa, Sangiovese elegante e armonico di Poggio Cagnano
Le vigne si trovano a circa 450-500 metri di altezza, sulla sommità dell’omonimo colle che domina la zona, con vista sull’antica torre di Manciano no all’Argentario. La mission è produrre grandi vini su piccola scala, ricercando l’eleganza e la freschezza grazie anche all’altitudine degli impianti. Il vino simbolo, Altaripa, è un “Sangiovese di montagna” inaspettatamente fine e armonico. Le vigne sono inerbite e in conversione biologica, con vinificazioni parcellari e anamenti gentili per esaltare al meglio il terroir.L'articolo prosegue su Civiltà del bere 2/2018. Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l'ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com