Seleziona i vini: Valentina Cusma. Vini della casa Chardonnay e il Merlot Feudi di Romans per 9 euro, poi per 12 euro il Sauvignon di Fantin Noda’r e la Vitovska di Bole. Per 14 euro si bevono il Pinot grigio e lo Chardonnay La Boatina, il Friulano di Paolo Rodaro, la Malvasia di Castelvecchio, il Glera di Sancin, il Pinot bianco di Kettmeir, la Ribolla gialla di Paolo Rodaro e il Pinot nero di Maso Torggler. Costano 16 euro lo Chardonnay Masut da Rive, il Friulano Ronco del Gelso Rive Alte, il Sauvignon Angoris Vos da Vigne, il Müller Thurgau e il Gewürztraminer Kettmeir, il Merlot di Tolloy e vari Pinot nero: di Conti Formentini, Girlan, Puiatti e Kettmeir. Per 18 euro si degustano i Sauvignon di Oscar Sturm, di Ronco dei Tassi e di Masut di Rive.
Il Ristorante
Titolari: Giulio e Valentina Cusma, lui cuoco e lei addetta ai vini e servizio. Qui si gusta una cucina di pesce sempre varia sul ritmo del pescato di ogni giorno, proposta con sana malizia da un patron che è chef accorto, e servita con i vini giusti dalla signora, neodiplomata sommelier. Il posto piace, fin dalle entrate, magari crude, di branzino, tonno e dentice, ma anche dai polipetti in insalata, “canoce” al vapore, sardoni in savor e di seguito le linguine con veraci, zucchine e pomodoro o con porcini e ricotta affumicata, bigoli con alici e pinoli, spaghetti con bottarga e pistacchio, paccheri con scampi e pomodorini e riso con gamberi al curry. Nel seguito c’è l’accortezza di spinare in cucina ogni pesce, così nelle grigliate, nei “moletti” impanati; poi il filetto di orata in crosta di pane al rosmarino fresco dell’orto, le capesante al lardo, lo spada in crema di cannellini, il rombo con porcini, i calamari fritti in padella con extravergine locale e per completare dolci delicati del cuoco, tutti estemporanei e non descritti in carta. Per i carnivori a oltranza: tagliata di Angus al ginepro e rosmarino.