Lo scorso 18 aprile, nel corso della Giornata della Vite e del Vino al Centro di sperimentazione agraria e forestale di Laimburg (Bolzano), sono stati presentati i risultati di alcune ricerche di biogenetica e trattamento varietale volte a dimostrare le nuove prospettive negli incroci della vite per ottenere varietà sempre più resistenti e ridurre i trattamenti antiparassitari.
LA SPERIMENTAZIONE SULLA GESTIONE DELL’IRRIGAZIONE - In particolare, è stata illustrata una sperimentazione pluriennale del Centro Laimburg nella gestione dell’irrigazione in un vigneto di Sauvignon blanc, di Lagrein e su incroci con varietà resistenti provenienti dall’America e dall’Asia. Più che effetti importanti sulla qualità del vino, sono emersi risultati a livello di risparmio idrico a patto che l’irrigazione sia attentamente adeguata al tipo di terreno, allo stato nutrizionale del vigneto e, soprattutto, all’andamento climatico. La disamina ha inoltre dimostrato come l’uso della tecnica del sovescio, un metodo efficace e naturale per fertilizzare il terreno, possa aiutare ad aumentare la biodiversità e la pedofauna negli interfilari dei vigneti. Enzo Mescalchin, direttore dell’ufficio Viticoltura ed enologia dell’Istituto agrario di San Michele all’Adige, ha presentato gli esiti degli studi sulle condizioni di terreno e biodiversità nei suoli dei vigneti trentini indicando come il suolo negli interfilari, a causa del compattamento, contenga meno organismi rispetto a quello dei sottofilari. Tuttavia, tramite la tecnica del sovescio, si sono migliorate le condizioni del terreno, in quanto l’ampliamento della biodiversità delle piante favorisce anche lo sviluppo della pedofauna. Per maggiori info: www.laimburg.it