E' la fase finale della maturazione, quella che il vino trascorre in bottiglia prima d’essere commercializzato, durante la quale il suo bouquet diventa più complesso e personale. La parola identifica quindi un momento molto importante dell’evoluzione del vino e soprattutto dei suoi profumi, che nel vetro subiscono sensibili modificazioni a causa delle reazioni chimiche ed enzimatiche provocate dal contatto con la limitatissima quantità d’ossigeno introdotta dall’imbottigliamento. Negli ultimi decenni però della definizione d’affinamento si è fatto un uso improprio: si è cominciato a utilizzarla anche per indicare il periodo trascorso dal vino in barrique (che sarebbe meglio definire “elevazione”) e si è finito per trasformarla in sinonimo di “maturazione”. Per quale motivo? Perché il rifiuto dei vini che sanno di vecchio da parte del mercato ha spinto a eliminare qualunque termine ricordi l’invecchiamento. Con il risultato di ingrossare grossolanamente il significato di una parola che trae il suo fascino dalla finezza.
