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Il mondo del vino dice addio a Pau Roca, direttore generale dell’Oiv

11 Dicembre 2023 Civiltà del bere
Il mondo del vino dice addio a Pau Roca, direttore generale dell’Oiv

Spagnolo, 65 anni, si è spento a Digione dopo una lunga malattia. Professionista appassionato e determinato, ha favorito il rinnovamento, la digitalizzazione e l’internazionalizzazione della struttura operativa dell’Oiv, rafforzando i legami con le altre organizzazioni intergovernative mondiali e promuovendo l’allargamento dei paesi membri fino agli attuali 50 Stati.

Lo scorso 7 dicembre ci ha lasciato Pau Roca, dal 2018 alla direzione generale dell’Organizzazione internazionale della vigna e del vino. A darne l’annuncio è stata la stessa Oiv in una comunicazione ufficiale in cui si dice “rattristata e profondamente addolorata” per questa perdita. Spagnolo originario di Reus (Tarragona), Pau Roca si è spento a Digione, in Francia, dopo una lunga malattia all’età di 65 anni.  

Gli incarichi più importanti

Come si legge nel comunicato stampa, il dirigente è stato “eletto delegato spagnolo all’Oiv nel 1992 e tra il 2010 e il 2016 è stato presidente del gruppo di esperti di Diritto e informazione dei consumatori (Drocon), nonché vicepresidente del gruppo di esperti  di Sviluppo sostenibile e cambiamento climatico tra il 2016 e il 2018. Dopo aver maturato esperienza nel settore dell’olio d’oliva e aver intrapreso ricerca scientifica nel campo dell’oceanografia, Pau Roca ha sviluppato una conoscenza specifica e approfondita del settore vitivinicolo globale grazie all’esperienza acquisita alla guida della Federazione spagnola del vino (Fev), che ha diretto per oltre 20 anni”.

I suoi meriti principali

“Poliglotta in francese e inglese, ha favorito lo sviluppo della digitalizzazione non solo all’interno del settore vitivinicolo, ma anche per la stessa Oiv, promuovendo nuovi strumenti di comunicazione interna dentro di un dipartimento che ha notevolmente sviluppato. È stato inoltre determinante per il trasferimento della sede dell’Oiv a Digione e ha avviato la gestione dell’anno del Centenario dell’Oiv. Desideroso di ottenere il riconoscimento dell’Oiv, del suo ruolo e delle sue attività in un mondo sempre più globalizzato, Pau Roca ha anche rafforzato i legami con altre istituzioni mondiali come l’Organizzazione Mondiale del Commercio, l’Organizzazione Mondiale del Turismo, l’Ocse, la Fao, il Ciheam e il Codex Alimentarius. Ha inoltre accolto tre nuovi Stati membri, Regno Unito, Ucraina e Albania, portando l’Oiv a un totale di 50 Stati membri”.

Il ricordo del presidente Luigi Moio

Così lo ricorda l’enologo Luigi Moio, attuale presidente dell’Oiv: «Era un uomo colto, raffinato e uno straordinario innovatore. Durante i cinque anni del suo mandato da direttore generale dell’organizzazione, compito che ha svolto magistralmente e che si sarebbe dovuto concludere alla fine di quest’anno, ha messo la sua lucida intelligenza al servizio del vino mondiale, operandosi e battendosi per un rinnovamento sostanziale dell’Oiv che gli renderà un posto speciale nella storia di questa prestigiosa organizzazione intergovernativa. Per me, e lo sottolineo con orgoglio ed enorme riconoscenza, è stato un amico prezioso». 

La redazione di Civiltà del bere si unisce alle condoglianze dell’Oiv alla famiglia di Pau Roca, a cominciare dalla moglie Diana Ribera e dai tre figli. Le condoglianze possono essere inviate a secretariat@oiv.int che provvederà a trasmetterle ai suoi cari.

Foto di apertura: Pau Roca era alla guida dell’Oiv dal 2018 © Oiv

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