In Italia

In Italia

Accanto al Chianti un bel SuperTuscan

12 Aprile 2011 Emanuele Pellucci
Un’edizione 2011 ricca di novità e di sorprese quella di Chianti Classico Collection (15-16 febbraio), la tradizionale kermesse dei Consorzi delle grandi Docg “rosse” toscane (insieme al Vino Nobile e al Brunello) che ha portato alla Stazione Leopolda di Firenze circa 200 giornalisti da 29 Paesi e qualche migliaio di operatori per assaggiare le ultime annate entrate in commercio. Sgombriamo il campo da quella che molti rappresentanti della stampa hanno giudicato una sorpresa negativa, cioè la soppressione della seconda giornata dedicata agli assaggi ai tavoli a beneficio del contatto diretto con i produttori, che nelle edizioni precedenti si svolgeva in contemporanea. Pare siano stati questi ultimi a chiedere un cambiamento lamentandosi del fatto che molti giornalisti preferivano continuare ad assaggiare i vini da soli anziché recarsi ai banchetti. Di fronte ai reclami dei giornalisti il presidente del Consorzio Marco Pallanti ha detto di studiare l’opportunità di allungare di un giorno l’evento. «Una novità positiva», spiega lo stesso presidente, «è stata la possibilità delle aziende di presentare, accanto alle ultime annate di Chianti Classico, anche un vino SuperTuscan. In pratica, il primo giorno, dedicato agli assaggi dei giornalisti nel salone con servizio ai tavoli, era il Chianti Classico che si presentava con i suoi associati, mentre il secondo giorno erano gli stessi produttori a presentare il territorio. Non dimentichiamo che il 40% dei SuperTuscan sono vini che potrebbero essere Chianti Classico perché ottenuti da uve Sangiovese tra l’80 e il 100%». Al centro dell’interesse dei giornalisti i vini Chianti Classico delle annate 2009, molti dei quali imbottigliati per l’occasione e non ancora in commercio, soprattutto 2008 e le Riserve 2007 e 2006. Vini che hanno confermato ancora una volta l’alto standard qualitativo dei prodotti del Gallo Nero, a riprova dell’ottimo lavoro fatto dalle aziende sotto il controllo del Consorzio. «Dagli assaggi effettuati», ci dice lo spagnolo Asenjo Acosta Juancho (El Mundo Vino), un habitué dei vigneti italici, «considero l’annata 2008 molto positiva, con vini di bella freschezza e capacità di invecchiamento uniti alla fruttuosità e alla presenza di tannini non aggressivi. Alti e bassi invece nei vini del 2007, alcuni con una bella freschezza e maturità e altri invece linfatici e vegetali». Anche Kyle Phillips, americano ormai naturalizzato (www. italianwinereview.com), è sulla stessa lunghezza d’onda: «Nei vini 2008 ho trovato molto alcol ma anche acidità, e a mio avviso se manca questa un vino non mi interessa. Nell’annata 2007 ho notato picchi di eccellenza, mentre nei Chianti Classico 2006 ho assaggiato vini interessanti ma non uniformemente buoni come si pensava». E il 2010? È Marco Pallanti a darci un giudizio telegrafico: «L’annata ha dato vini molto buoni per chi ha saputo lavorare bene in vigneto e cantina, e chi ha fatto accurate selezioni avrà vini eccelsi. Non è stata un’annata uniformemente qualitativa come il 2007 però con punte straordinarie». I motivi di soddisfazione all’interno del Consorzio non si fermano qui perché anche sul piano commerciale il 2010 ha portato buone notizie. Rispetto al 2009 l’anno si è chiuso con un incremento di vendite del +21%, segnando un’inversione di tendenza significativa sugli ultimi due anni. La vendita del Chianti Classico in Italia e all’estero a partire dal secondo semestre del 2010 ha toccato il +37% sullo stesso periodo del 2009, con picchi di crescita del +55% nel trimestre conclusivo del 2010. Un trend che fa ben sperare per il 2011 e che indica una ripresa che, se pure con tutta la prudenza del caso, sembra inarrestabile. Gli Stati Uniti si confermano al primo posto (27%), seguiti da Italia (24%), Germania, che si rivela un mercato in buona crescita (12%) così come il Canada (8%), e poi Inghilterra (7%), Svizzera (7%), Giappone (4%), Olanda (3%), Svezia (3%), Russia (2%) e altri Paesi (3%). Un altro motivo di soddisfazione per il Consorzio è l’imminente entrata in vigore dei decreti attuativi del dlgs n. 61/2010 sulle nuove funzioni di controllo dei Consorzi. «Tutti coloro che già producono Chianti Classico e coloro che intendono costituire una nuova azienda per produrre Chianti Classico», spiega il direttore Giuseppe Liberatore, «dovranno, anche se non iscritti al Consorzio, partecipare con un quid di valore che darà diritto all’uso del marchio collettivo, con particolare riferimento alle attività di tutela, vigilanza e valorizzazione della denominazione. Siamo davanti a una svolta epocale e il nostro Consorzio intende svolgere il ruolo di traino nell’articolazione di tutte le possibilità che questo decreto ci offre». Tornando alla due giorni fiorentina (dove sono state oltre 150 le aziende che hanno partecipato), la finestra sul territorio chiantigiano ha lasciato un importante spiraglio anche per l’altro prodotto tradizionale: l’olio extravergine d’oliva Dop. Per la prima volta, infatti, la manifestazione ha ospitato non solo un banco di degustazione consortile come nelle passate edizioni, ma anche spazi autonomi dove le aziende oleicole hanno mostrato di persona a stampa e addetti ai lavori i propri prodotti. Inoltre, esperti del Consorzio hanno offerto al pubblico incontri one to one per approfondire le conoscenze di una delle più importanti Dop d’Italia attraverso un mini corso di degustazione di olio della durata di 10 minuti. I numeri del Chianti Bottiglie vendute nel 2010 31 milioni Export Stati Uniti, Germania, Canada, Inghilterra, Svizzera Prezzo medio franco cantina a bottiglia: 8 euro

In Italia

Il Cepparello di Isole e Olena e le sue nuove frontiere

Nove annate, dalla 2005 alla 2022, delineano il percorso che il rinomato […]

Leggi tutto

L’impegno della Sardegna per le sue vigne a piede franco

Un lavoro corale, promosso dall’agenzia Laore con la collaborazione dell’Università di Sassari, […]

Leggi tutto

Vini “sommersi”? Ma no: diversi

I prodotti che affinano sott’acqua sono sempre più di moda e originali. […]

Leggi tutto

Top Guide Vini 2025: l’unanimità solo sui classici e le altre peculiarità dei giudici

Quest’anno la vetta della nostra superclassifica, che somma i risultati delle maggiori […]

Leggi tutto

Il Trebbiano d’Abruzzo sta voltando pagina

Questo contenuto è riservato agli abbonati digitali e Premium Abbonati ora! €20 […]

Leggi tutto

Vini di Montagna (10): la Val di Cembra – seconda puntata

Questo contenuto è riservato agli abbonati digitali e Premium Abbonati ora! €20 […]

Leggi tutto

L’Antica Bottega del Vino apre a Cortina in occasione dello Olimpiadi

Lo storico locale veronese, di proprietà di 10 Famiglie Storiche, sarà la […]

Leggi tutto

Tenuta San Guido e CNR: un accordo per la tutela del Viale dei Cipressi di Bolgheri

Un programma quinquennale monitorerà la salute degli alberi, reintegrando quelli compromessi con […]

Leggi tutto

Simply the best 2025, i protagonisti della settima edizione

Il 10 marzo il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati