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A Roma tutti pazzi per la pasta

27 Ottobre 2011 Andrea Gabbrielli
È buona, sana e adatta a qualsiasi stile di vita, è facile da preparare e da conservare e in più ha anche il vantaggio di essere sostenibile e soprattutto economica. Infatti bastano 45 centesimi di euro, ovvero il costo di tre sms,  per preparare una porzione di pasta al pomodoro con tanto di parmigiano spolverato sopra. Il World Pasta Day 2011, organizzato da IPO (International Pasta Organisation), AIDEPI (Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane) e l'ong Oldways, è stato celebrato a Roma con un convegno al Tempio di Adriano in Piazza di Pietra, dal titolo “Pasta, sfida globale. Nuovi mercati e nuovi consumatori per l’alimento che sta conquistando le tavole del mondo”.  Nel 1998, anno del primo World Pasta Day, nel mondo se ne produceva meno della metà, 6,4 milioni di tonnellate contro le 13,1 milioni del 2010. Ma non solo: nello stesso periodo i Paesi produttori sono passati da 27 a 45 (+66%). E sono ormai 50 (erano 29 13 anni fa, +72%) i Paesi in cui si consuma almeno 1kg di pasta pro-capite all'anno. Quanto alle tendenze Paolo Barilla, esponente della notissima famiglia di pastai e presidente di AIDEPI, ha dichiarato a Civiltà del bere che ““In un contesto globale estremamente complesso la pasta gioca e potrà giocare, anche in futuro, un ruolo da protagonista. Oggi però è necessario modernizzare il linguaggio specialmente quando ci rivolgiamo ai nuovi consumatori: dobbiamo affascinare con dei nuovi codici di comunicazione dando delle informazioni fruibili. La tavola da questo punto di vista è una enorme opportunità per far crescere la qualità della vita ed è un elemento di aggregazione. Per questo l’educazione al gusto avrà sempre più un ruolo strategico fondamentale”. I festeggiamenti del World Pasta Day erano iniziati lunedì 24 ottobre quando una delegazione di pastai guidata da Paolo Barilla, presidente di AIDEPI, ha incontrato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per rendere onore alla pasta, alimento che, nel suo essere ormai globale, resta uno dei simboli del Made in Italy alimentare.  In occasione del World Pasta Day in Italia l’AIDEPI, grazie al supporto di Barilla, Pasta Berruto, Agnesi (Gruppo Colussi), Pastificio Di Martino, Divella, Felicetti, Pasta Garofalo, La Molisana, Pastificio Mennucci e Pasta Zara, donerà circa 14 tonnellate di pasta alla Caritas. Un quantitativo che sarà in grado di assicurare circa 170mila pasti per le mense Caritas di 12 Regioni.  

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