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Dalla fusione tra Cantina Valpantena e Cantina di Custoza nascono le Cantine di Verona

23 Marzo 2021 Jessica Bordoni
Dalla fusione tra Cantina Valpantena e Cantina di Custoza nascono le Cantine di Verona

La Cantina Valpantena e la Cantina di Custoza, due storiche cooperative del Veronese, hanno deciso di unirsi per dare vita a una società unica, con un patrimonio di 30 milioni di euro e 300 mila quintali di uve conferite ogni anno. Il nuovo nome, Cantine di Verona, sottolinea il legame con il territorio.

Per la serie, l’unione (cooperativa) fa la forza. Dalla fusione tra la Cantina Valpantena e la Cantina di Custoza, nascono le Cantine di Verona una nuova realtà consortile che potrà vantare su un patrimonio di 30 milioni di euro, con 65 milioni di fatturato e 300 mila quintali di uve conferite ogni anno dai soci. I dipendenti sono circa un centinaio.

Le tappe della fusione

Lo scorso 20 marzo i soci della Cantina di Custoza hanno approvato la fusione con la Cantina Valpantena nel corso di un’assemblea straordinaria. In tutto 118 voti a favore su 156. C’era già stata una prima votazione il 12 dicembre, ma in quell’occasione non era stato raggiunto il quorum dei due terzi. I soci della Cantina Valpantena, invece, avevano espresso il loro sì (196 voti su 202) nella seduta del 18 dicembre.

La sede di Cantina Valpantena è a Quinto di Valpantena in provincia di Verona

Il commento del presidente Turco (Valpantena)

«È una soddisfazione che i soci della Cantina di Custoza abbiano accolto favorevolmente la fusione, un’operazione storica e di enorme valenza per il territorio, che nel tempo rivelerà i suoi frutti», ha commentato Luigi Turco, presidente della Cantina Valpantena. «Spero anche che chi ha legittimamente espresso un voto contrario si possa rendere conto della bontà dell’iniziativa. L’abbiamo pensata nel rispetto delle due realtà partecipanti, con la volontà di valorizzare ancora di più i territori d’appartenenza e le rispettive denominazioni».

E quello del presidente Fagiuoli (Custoza)

Stesso entusiasmo e senso di concretezza anche da parte di Giovanni Fagiuoli, presidente della Cantina di Custoza: «Sono molto soddisfatto del risultato che abbiamo raggiunto oggi. La fusione con Cantina Valpantena è il coronamento di tanti anni di lavoro che mi hanno visto come presidente di questa realtà: sono convinto della validità dell’operazione e delle ripercussioni positive che avrà sui nostri soci».

Maggiore competitività e forza commerciale

Nei prossimi mesi sarà messo a punto il percorso di sviluppo economico e commerciale delle Cantine di Verona, il cui nome è un omaggio alla città scaligera e sottolinea il forte legame di entrambe le cooperative con il territorio veronese e le sue antiche tradizioni enologiche. Dai vertici arriva sicurezza che i livelli occupazionali attuali saranno mantenuti. Così Turco: «La nuova società, nata dall’incontro di due storiche e riconosciute realtà di Verona ci invita a una maggiore responsabilità verso i soci, i dipendenti e le loro famiglie. Siamo convinti che, con il coinvolgimento di tutti, saremo in grado di presentarci sul mercato con una formula sempre più competitiva e strutturata, capace di sostenere gli investimenti commerciali necessari a conquistare i mercati una volta usciti dalla pandemia».

Due realtà storiche del Veronese

Fondata nel 1968, la Cantina di Custoza ha sede a Sommacampagna (Verona) e può contare su circa 1.000 ettari, ubicati principalmente sulle colline moreniche a sud del lago di Garda. Il fiore all’occhiello è rappresentato dalla linea Custodia, che comprende il Custoza Superiore, l’Amarone e il Valpolicella Ripasso. La Cantina Valpantena, nata nel 1958, si trova a Verona, in località Quinto di Valpantena, e raggruppa circa 750 ettari, tutti compresi nel territorio collinare veronese. Il top di gamma è rappresentato dalla linea Brolo dei Giusti, dall’omonimo vigneto nel cuore della Valpantena (la valle più orientale della Valpolicella) dove crescono le uve del Valpolicella Superiore e dell’Amarone. Entrambe le Cantine propongono una linea di vini certificati biologici.

In apertura i vigneti della Cantina di Custoza

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