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Architetture del vino: Tenuta Ammiraglia

27 Marzo 2021 Jessica Bordoni
Architetture del vino: Tenuta Ammiraglia

La struttura di Tenuta Ammiraglia come un’ala di gabbiano si protende verso il mare. La Cantina dei Marchesi Frescobaldi si inserisce nello scenario ondulato della collina maremmana con i suoi 130 metri di lunghezza ricoperti da un manto erboso. Ecco un nuovo capitolo del nostro viaggio alla scoperta dei capolavori di architettura enologica nel mondo.



Architetti Piero Sartogo e Nathalie Grenon

Sembra impossibile ma è vero: Tenuta Ammiraglia è stata costruita in soli otto mesi. Il primo getto di cemento armato risale al 25 ottobre 2005, mentre il 18 maggio 2006 sono partiti i lavori di montaggio delle attrezzature enologiche, così da permettere l’avvio della vendemmia nel mese di agosto. Siamo a Magliano in Toscana, tra le dolci colline della Maremma grossetana, e la proprietà appartiene alla storica famiglia dei Marchesi Frescobaldi, che ha scelto lo studio romano degli architetti Piero Sartogo e Nathalie Grenon per la sua Cantina d’autore.


Piero Sartogo ha realizzato, tra il 2005 e il 2006, con Nathalie Grenon la Cantina dei Marchesi Frescobaldi

La prima opera nella Tenuta CastelGiocondo

Bona Frescobaldi, moglie di Vittorio, aveva già avuto modo di apprezzare l’edificio dell’ambasciata italiana a Washington e, prima dell’Ammiraglia, la coppia Sartogo-Grenon era stata incaricata di realizzare la barricaia di Tenuta CastelGiocondo, gioiello ilcinese dei Frescobaldi.

La struttura di Tenuta Ammiraglia ad ala di gabbiano

Essenzialità ed equilibrio, sono queste le parole chiave che caratterizzano l’impostazione architettonica di Sartogo e Grenon e si ritrovano perfettamente in questa grandiosa struttura ad ala di gabbiano che guarda a sud, idealmente protesa verso il mare. Tenuta Ammiraglia nasce come una costruzione di tipo industriale, frutto di un progetto razionale e ricco di dettagli funzionali. Il fine ultimo è quello di integrare l’elemento artificiale con quello naturale, l’opera dell’uomo con il paesaggio. Per farlo, è stato sollevato un lembo di terra, aprendo una fessura sottile e longilinea nel declivio del terreno. La collina è stata tagliata a metà, orizzontalmente, in modo che la Cantina potesse essere inserita all’interno senza dominarla, seguendone le curve di livello e mantenendo un manto erboso al posto del tetto.

Nel segno della continuità

A dispetto delle sue grandi dimensioni – il profilo si allunga per circa 130 metri lineari – l’integrazione con il territorio circostante è notevole. Guardandola non si avverte alcuno stacco o contrapposizione, bensì un segno di continuità e di corrispondenza percettiva con lo scenario ondulato della campagna maremmana. Molti dei materiali ricavati durante gli scavi sono stati riutilizzati come copertura. Tale scelta, oltre a un risparmio ecologico importante, ha generato un microclima ideale negli ambienti sottostanti, grazie al naturale trasudo della terra.

I materiali e la bottaia sotterranea

La cantina di vinificazione è completamente aperta (e quindi assai luminosa), sfruttando la naturale ventilazione; mentre la bottaia è scavata sottoterra e mantiene una temperatura naturale costante di 18 gradi, escludendo la necessità di una climatizzazione artificiale. Le travi di legno lamellare prefabbricate sono montate su pilastri di acciaio che sorreggono una tettoia sporgente. L’uso dello zinco per le testate e le gronde ha permesso di lavorare direttamente in loco, montando una sorta di “officina mobile”.

L’etichetta bandiera

Intorno alla Tenuta si estendono circa 150 ettari di vigneti, acquistati a partire dal 1997. I vini riflettono il clima di quest’angolo di Toscana, le cui brezze marine mitigano le soleggiate giornate estive. L’etichetta più prestigiosa è il cru di Syrah, Maremma Toscana Doc dalle affascinanti note speziate.

Le altre opere famose di Piero Sartogo e Nathalie Grenon

Lo studio associato di Piero Sartogo e Nathalie Grenon nasce nel 1984. Oltre al già citato edificio dell’ambasciata italiana a Washington, gli architetti sono conosciuti anche per il complesso dell’Ocse a Parigi, la pianificazione urbanistica di Siena, la Banca di Roma a New York, il Santo Volto di Gesù a Roma e la Cantina Badia a Coltibuono nel Chianti. Inoltre hanno realizzato gli show rooms di Bulgari a New York, Tokyo, Parigi e Milano, e disegnato collezioni di design per Tiffany, Diamond, Poltrona Frau, Fontana Arte e Richard Ginori.

In apertura: Tenuta Ammiraglia, un’opera che si integra perfettamente nell’andamento ondulato delle colline maremmane

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