Vinforum proclama il Rossese di Dolceacqua Curli “miglior rosso ligure”, con un omaggio al paesino tanto amato da Monet. E Wine Spectator dedica un intero articolo al Ruché, “una delle uve più strane del Piemonte”.
Il migliore vino rosso della Liguria? Per il magazine norvegese Vinforum è Curli, Rossese di Dolceacqua Superiore Doc 2018 firmato Maccario-Dringenberg, “proveniente dalla vigna che il mitico Luigi Veronelli – enologo, gastronomo e intellettuale – chiamava “la Romanée-Conti d’Italia””.
Dolceacqua, un terroir unico
E anche se si tratta di due vini che non hanno alcuna somiglianza «la curiosità va stuzzicata», scrive l’autore dell’articolo, che spiega: “Dolceacqua è un paesino tranquillo, immortalato da Claude Monet con il suo bellissimo ponte ad arco […]. La denominazione Rossese di Dolceacqua Doc si estende quasi fino al confine francese. Nonostante il clima in Liguria sia generalmente mite e caldo, il paesaggio montano della zona contribuisce a creare condizioni abbastanza continentali”.
L’ora del Ruché
Secondo Wine Spectator, invece, è l’ora del Ruché: “Una delle uve più strane del Piemonte, un rosso accattivante e conveniente che è tornato in pista dopo aver rischiato l’estinzione”. Questa varietà trova casa tra le dolci colline del Monferrato intorno a Castagnole Monferrato. Scrive l’autore dell’articolo Robert Camuto: “Molti luoghi definiscono i loro vini unici, ma il Ruché del Monferrato è davvero singolare, grazie a un tocco aromatico al naso che è raro nei rossi. Una recente degustazione di vini giovani degli oltre 20 produttori di Ruchè del Monferrato mi ha stupito per i sentori di menta che saltavano fuori dal bicchiere, seguiti da un morso tannico”.
Questa notizia fa parte della rassegna stampa internazionale di Civiltà del bere. Per riceverla gratuitamente una volta a settimana in formato newsletter iscriviti qui.