Solenida è un Sangiovese che rappresenta il punto più alto della ricerca della Tenuta della famiglia Lunelli sulla Costa Toscana. Pensato con il consulente Luca D’Attoma, è un riuscito connubio fra pratiche antiche, come il sovescio e la macerazione in anfora, e l’uso di tecnologie di ultima generazione al servizio del terroir.
La teoria dei quattro elementi naturali. È la metafora che Alessandro Lunelli, amministratore delegato di Tenute Lunelli, utilizza per descrivere l’azienda Podernovo e il suo frutto più recente e più compiuto: il Sangiovese Solenida, Costa Toscana Igt che ha debuttato a ottobre con l’annata 2015.
Un’esposizione a 360°
«Partiamo dal fuoco, ovvero dal sole. La proprietà si estende per 80 ettari, di cui 40 a vigneto, nel comune di Terricciola, tra le colline pisane. I filari crescono sopra un poggio completamente vitato, con una esposizione a 360° che ci ha permesso di posizionare le piante in maniera strategica, differenziando le varietà e i tempi di maturazione. Mi piace dire che il fuoco – e quindi il sole – gira intorno alla nostra collina».
Vento che arriva dal mare
Il rimando all’elemento dell’aria è presto detto. «Siamo a meno di 30 chilometri dalla costa e la brezza marina è costante, svolgendo una doppia azione fondamentale: da un lato assicura uve asciutte nel periodo autunnale, dall’altro mantiene il clima più fresco in estate».
Una conchiglia ha ispirato il nome
Gli ultimi due principi, terra e acqua, sono intrinsecamente collegati. «Tre miliardi di anni fa, in epoca pliocenica, tutta la zona era coperta dal mare. Questo antichissimo fondale marino ha lasciato la sua impronta. I terreni, infatti, sono ricchi di sabbie limose con una buona componente di argille e una notevole presenza di residui fossili. Proprio a una conchiglia, Solenidae, si ispirano il nome della nuova etichetta e il logo aziendale».

Tenuta Podernovo, regno di Cabernet Franc e Sangiovese
L’acquisizione della Tenuta Podernovo risale al 2000 e fin da subito la famiglia Lunelli ha deciso di produrre seguendo i principi dell’agricoltura biologica. Nel 2014 l’incontro con l’enologo consulente toscano Luca D’Attoma, che ha aiutato il team a valorizzare al meglio il genius loci, concentrandosi in particolare sul Cabernet Franc e sul Sangiovese.
«Solenida rappresenta il punto più alto di questo percorso. Abbiamo lavorato sulla concentrazione per esaltare le caratteristiche del territorio, tenendo fede a quella ricerca di finezza ed eleganza che è la costante dei vini delle nostre Tenute».
Un mix di tradizione e modernità
Solenida bilancia perfettamente l’adozione di tecnologie all’avanguardia e antiche tradizioni. «Utilizziamo due pratiche millenarie come il sovescio e la macerazione in anfora (per il 10% della massa), ma anche il metodo Animavitis®, un programma di gestione tecnico-vitivinicola di precisione che ci permette di vendemmiare separatamente le microzone selezionando i grappoli piccoli e gli acini leggeri e concentrati».
Solenida, profumato e vibrante
È un rosso di grande ricchezza olfattiva, con note di amarena, confettura di more, ricordi di liquirizia, anice e spezie. Al palato rivela una struttura solida: la trama tannica fitta e vibrante ne preannuncia la capacità evolutiva.
Realizzato in collaborazione con Tenute Lunelli.