La truffa del falso Sassicaia ha fatto il giro del mondo, riportata dalle principali testate internazionali, sottolineando la costante lotta che i prodotti italiani di lusso devono sostenere contro la contraffazione. Intanto il Prosecco Rosé si prepara a conquistare il Regno Unito con il marchio Pink Prosecco.
È notizia di pochi giorni fa la scoperta di una grande contraffazione di bottiglie (provenienti dalla Turchia) di Sassicaia, ma riempite con vino siciliano e trovate in un magazzino vicino a Milano insieme a etichette e astucci perfettamente identici agli originali e meticolosamente riprodotti in Bulgaria.
Il falso Sassicaia anche sulla CNN
La notizia ha fatto il giro del mondo ed è stata ripresa anche dalla CNN. Quando la polizia ha fatto irruzione nel magazzino, i contraffattori stavano etichettando la (finta) rara annata 2015: il miglior vino del mondo per Wine Spectator. Due uomini, padre e figlio, sono agli arresti domiciliari e altre persone sono sotto inchiesta a seguito di un’operazione partita lo scorso anno, quando una cassa falsa era caduta da un camion e ritrovata sul ciglio della strada.
Il costo della contraffazione
«L’industria italiana dei beni di lusso comprende anche cibi e bevande e affronta una battaglia costante contro la contraffazione», si legge nell’articolo, che riporta anche un rapporto del 2018 dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico secondo cui la contraffazione per i produttori italiani di alimenti e bevande ha un costo di ben 4,2 miliardi di euro nelle sole vendite perse. Ne parlano inoltre The drinks business, Decanter e Wine Spectator.
Assaggiatori di Prosecco Rosé cercansi
Le offerte di lavoro in un periodo come questo scarseggiano, ma un’azienda che produce Prosecco sta cercando un assaggiatore ufficiale: «Un lavoro da sogno», scrive il Mirror. Il degustatore sarà pagato per scrivere una recensione, verrà invitato in Italia per visitare i vigneti nell’area di Treviso e avrà una fornitura di bollicine per un anno. Pink Prosecco sarà, infatti, uno dei primi Prosecco rosé a essere venduti nel Regno Unito e il team sta cercando un degustatore per assicurarsi che sia perfetto prima di arrivare sugli scaffali inglesi. Paul Anthony Gidley, Ceo di Pink Prosecco, ha dichiarato: «Ci auguriamo che il candidato prescelto concordi sul fatto che Pink Prosecco Rosé abbia davvero un buon sapore come sembra, con un naso più fruttato del Prosecco standard e sentori di frutta estiva come fragola e mora, con bollicine fini e un finale leggero e semi-dolce».
Questa notizia fa parte della rassegna stampa internazionale di Civiltà del bere. Per riceverla gratuitamente una volta a settimana in formato newsletter iscriviti qui.