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Gli effetti del Covid-19: dall’incognita degli eventi ai collezionisti di disinfettanti

15 Ottobre 2020 Anita Franzon
Gli effetti del Covid-19: dall’incognita degli eventi ai collezionisti di disinfettanti
Die ProWein in Düsseldorf ist die international führende Fachmesse für Weine und Spirituosen und feiert in diesem Jahr ihr 25jähriges Jubiläum. Vom 17. bis 19. März 2019 präsentieren sich knapp 7.000 Aussteller aus 60 Nationen in zehn Messehallen. | ProWein in Düsseldorf is the world’s leading trade fair for wine and spirits, and is the largest industry platform for professionals from viticulture, production, trade and gastronomy. From 17 – 19 March about 7,000 exhibitors from 60 Nations showcase their products in ten halls. This year ProWein celebrates its 25th anniversary.

Le conseguenze della pandemia nel mondo e nel nostro settore sono ancora importanti. Il calo nei consumi e l’incertezza sugli eventi pesano sul futuro. Nascono però nuove mode, come quella di collezionare disinfettanti prodotti dalle distillerie. E se ci fosse un nuovo lockdown, proveremo a consolarci con un documentario sul mondo del vino.

Dopo il mini-boom, si scorgono le prime nuvole all’orizzonte
L’era del Covid-19 ha finora visto una crescita del consumo delle bevande alcoliche. Tuttavia, secondo il rapporto Wine Consumer Trends in the Covid-19 Era appena pubblicato da Wine Intelligence, i nuovi dati sollevano preoccupazioni circa la sostenibilità di questa crescita per via della conseguente crisi economica e le pressioni sulle finanze delle famiglie.

Dopo il mini-boom, si scorgono le prime nuvole all’orizzonte

Se, da una parte, le occasioni per bere vino sono proliferate in molti mercati (in particolare negli Stati Uniti) insieme alla forte crescita dei canali di vendita online, dall’altra crescono le preoccupazioni per le sfide che ci attendono. Il desiderio di spendere soldi per piccoli lussi, che era aumentato ad aprile, si sta ora attenuando, poiché i consumatori si concentrano sul sostegno delle proprie finanze. Si registrano eccezioni in Germania e Cina, dove sembra crescere l’ottimismo per il futuro.

L’incognita degli eventi

Gli organizzatori del ProWein di Düsseldorf hanno aggiunto altri due giorni alla fiera che, dopo essere stata annullata nel 2020, è pronta ad andare in scena nel 2021 con nuove procedure per la salute e la sicurezza. Le date previste saranno da venerdì 19 a martedì 23 marzo 2021, con un massimo di 10.000 visitatori al giorno; chiunque desideri partecipare riceverà un biglietto digitale di un giorno per garantire il limite massimo stabilito (The drinks business).

Invece, le principali fiere francesi di fine anno sono state cancellate. «Ci sentiamo bloccati, senza alternative, nonostante i rigorosi protocolli sanitari che abbiamo messo a punto al fine di mantenere condizioni di sicurezza ottimali per i nostri viticoltori e visitatori», riferisce Pierre-Antoine Giovannoni, vicepresidente responsabile dell’evento della Confederazione dei Vignaioli indipendenti di Francia. A oggi le fiere francesi del 2021 mantengono la consueta programmazione, ma con date alternative pronte in via precauzionale (Vitisphere).

Collezionisti di disinfettanti

All’inizio della pandemia, molte distillerie di tutto il mondo hanno deciso di produrre disinfettanti per le mani. Ma in pochi avrebbero pensato che anche questi nuovi prodotti sarebbero diventati oggetti da collezione da parte di fanatici accumulatori. Wine Enthusiast ha raccolto alcune testimonianze dirette. «Sono un serio collezionista di whiskey WhistlePig e quando ho sentito che l’azienda stava producendo un disinfettante per le mani l’ho subito contattata» afferma Roger Hardin, che vive appena fuori Dallas; conoscendo la sua passione per il marchio, la distilleria gli ha inviato tre bottiglie del suo ‘Vermont Soap’.

Beam Suntory, la società madre di Jim Beam, ha invece scelto di donare i disinfettanti rigorosamente ai primi soccorritori e alle strutture mediche in Kentucky e Illinois, rifiutando qualsiasi opportunità commerciale. «La nostra etichetta per disinfettanti era intenzionalmente informativa e deliberatamente non progettata per attrarre i consumatori», afferma Dan Cohen, direttore delle pubbliche relazioni della compagnia. Naturalmente, questo modo di agire ha reso i prodotti ancora più allettanti per i collezionisti.

Nuovi documentari sul vino

Autunno e il rischio di nuove limitazioni alle porte. È tempo di stare un po’ di più a casa e passare la serata davanti alla TV, magari guardando un documentario sul vino, come Wine and War, un viaggio straziante nella viticoltura del Libano in mezzo alla guerra civile. «La vite ha un ciclo annuale e quando le uve devono essere raccolte non aspettano nessuno, nemmeno bombe o proiettili. Questo è ciò che rende il vino così affascinante e i produttori moderni eroi di guerra», ha detto a Wine Spectator Michael Karam, l’autore del libro Wines of Lebanon, a cui il documentario è ispirato. Disponibile in streaming a $12 dal 9 ottobre sulla nuova piattaforma di distribuzione della famiglia Coppola, Altavod, il 100% dei proventi andrà al St. George Hospital di Beirut, devastato dalle esplosioni della città ad agosto, per fornire cure mediche ai bambini . Un altro documentario appena uscito è Wine Crush (Vas-y Coupe!), il racconto di un’annata difficile per il noto produttore di Champagne Selosse.

In apertura: ingresso a Prowein – @ Messe Düsseldorf

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