In Italia

In Italia

Il mito del Sassicaia si perpetua anche nell’annata 2016

24 Marzo 2020 Civiltà del bere
Il mito del Sassicaia si perpetua anche nell’annata 2016

Tenuta San Guido è fra i produttori che negli ultimi tre anni hanno ricevuto il massimo punteggio per i loro vini da almeno tre Guide enologiche nazionali. Li abbiamo chiamati Maestri dell’eccellenza, premiando la loro costanza qualitativa. L’elenco completo è sul Top delle guide vini 2020.

Se a metà del Novecento Tenuta San Guido, nella zona di Bolgheri, era famosa per ospitare la scuderia della razza Dormello Olgiata che aveva in Ribot il galoppatore più famoso dell’epoca, da oltre 50 anni un’altra intuizione della famiglia Incisa della Rocchetta ha perpetuato la sua fama: il Sassicaia. La scommessa del marchese Mario, continuata e vinta dal figlio Nicolò, di voler produrre un grande vino in una zona fino ad allora ritenuta non vocata alla vitivinicoltura, per di più utilizzando due vitigni importati dalla Francia (Cabernet Sauvignon e Franc).

Il Marchese Nicolò Incisa della Rocchetta

Il miglior vino Tenuta San Guido del 2020: Sassicaia, Bolgheri Sassicaia Doc 2016

Tra i vini più rappresentativi dell’enologia italiana, il Sassicaia, Sassicaia Bolgheri Doc continua a mantenere inalterato l’elevato livello qualitativo senza perdere di vista l’originaria filosofia produttiva. Ne fa fede l’annata 2016, che segue l’eccellente 2015, premiata con il massimo punteggio dalle principali Guide. Stessa percentuale di uve Cabernet (85% Sauvignon e 15% Franc), la vendemmia 2016 ha potuto beneficiare di un andamento stagionale regolare portando in cantina uve sane e integre dando subito una risposta ottimale in termini organolettici. «La grande estrazione di colore e struttura antocianica, insieme alla straordinaria componente aromatica e all’eleganza e finezza dei tannini, sono la nota distintiva di questa annata», spiega Nicolò Incisa della Rocchetta.

Sassicaia, Sassicaia Bolgheri Doc 2016

Vigneti situati a 150-400 metri d’altezza. Selezione delle uve e fermentazione con macerazione per 13-15 giorni. Sosta di 24 mesi in barrique di rovere francese (1/3 nuove e le altre di primo e secondo passaggio) e affinamento in bottiglia.

L’altra etichetta premiata

Guidalberto, Toscana Igt 2017

Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 1/2020. Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l’ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com

In Italia

Top Guide Vini 2025: l’unanimità solo sui classici e le altre peculiarità dei giudici

Quest’anno la vetta della nostra superclassifica, che somma i risultati delle maggiori […]

Leggi tutto

Il Cepparello di Isole e Olena e le sue nuove frontiere

Nove annate, dalla 2005 alla 2022, delineano il percorso che il rinomato […]

Leggi tutto

L’impegno della Sardegna per le sue vigne a piede franco

Un lavoro corale, promosso dall’agenzia Laore con la collaborazione dell’Università di Sassari, […]

Leggi tutto

Vini “sommersi”? Ma no: diversi

I prodotti che affinano sott’acqua sono sempre più di moda e originali. […]

Leggi tutto

Il Trebbiano d’Abruzzo sta voltando pagina

Questo contenuto è riservato agli abbonati digitali e Premium Abbonati ora! €20 […]

Leggi tutto

Vini di Montagna (10): la Val di Cembra – seconda puntata

Questo contenuto è riservato agli abbonati digitali e Premium Abbonati ora! €20 […]

Leggi tutto

L’Antica Bottega del Vino apre a Cortina in occasione dello Olimpiadi

Lo storico locale veronese, di proprietà di 10 Famiglie Storiche, sarà la […]

Leggi tutto

Tenuta San Guido e CNR: un accordo per la tutela del Viale dei Cipressi di Bolgheri

Un programma quinquennale monitorerà la salute degli alberi, reintegrando quelli compromessi con […]

Leggi tutto

Simply the best 2025, i protagonisti della settima edizione

Il 10 marzo il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati