In Italia

In Italia

Edoardo Braga, la Valle d’Aosta in bottiglia

12 Febbraio 2020 Jessica Bordoni
Edoardo Braga, la Valle d’Aosta in bottiglia

Edoardo Braga è fra i giovani produttori valdostani più promettenti secondo la critica. Da sei anni si dedica a produrre vini dal profilo tipicamente territoriale.

«Non sono un figlio d’arte. Dietro di me non c’è una famiglia che da generazioni si occupa di vino. Mio padre – che ora è in pensione e mi dà una mano in vigna – ha alle spalle una carriera militare». La premessa è di Edoardo Braga, nuova leva dell’enologia valdostana, che nel 2014 ha fondato un’azienda tutta sua e in questi primi anni di attività si è già fatto apprezzare dalla critica per le sue etichette intense, dal profilo tipicamente territoriale.

Il percorso per diventare vignaiolo

«Fin da bambino i miei occhi si sono riempiti dei paesaggi vitati che circondano Aosta: sono letteralmente cresciuto immerso tra le pergole e i Guyot. Dopo l’Institut Agricole Régional, ho frequentato la facoltà di Viticoltura ed enologia di Alba e ho avuto modo di fare stage ed esperienze in Borgogna e nella stessa Valle d’Aosta».

Vite di Fumin


Edoardo punta sugli autoctoni valdostani

Sei anni fa, con una vigna di 7 mila mq presa in affitto, Edoardo ha prodotto le prime 3.500 bottiglie. «Oggi gli ettari sono 3, tra cui alcuni nuovi impianti che stanno per entrare in produzione, mentre il resto ha un’età media fra i 40 e i 45 anni. I volumi si attestano intorno alle 15 mila bottiglie e l’obiettivo è arrivare a 25 mila, massimo 30». Rispetto per l’ambiente, lotta integrata e centralità delle varietà autoctone, come Petit rouge, Vien de Nus e Cornalin (dal cui blend si ottiene il Torrette Superiore), ma anche Fumin. Più due eccezioni che confermano la regola: Pinot nero e Muscat de Chambave. Per tutti il segreto è un uso calibrato di acciaio con eventuale passaggio in barrique e tonneau francesi, rigorosamente usati.

L’articolo prosegue su Civiltà del bere 1/2020. Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l’ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com

In Italia

Eclettica e identitaria, la Valpolicella (e non solo) secondo Zymé

All’Enoluogo, la casa di Civiltà del bere, l’illuminante incontro con Celestino Gaspari […]

Leggi tutto

Top Guide Vini 2025: l’unanimità solo sui classici e le altre peculiarità dei giudici

Quest’anno la vetta della nostra superclassifica, che somma i risultati delle maggiori […]

Leggi tutto

Il Cepparello di Isole e Olena e le sue nuove frontiere

Nove annate, dalla 2005 alla 2022, delineano il percorso che il rinomato […]

Leggi tutto

L’impegno della Sardegna per le sue vigne a piede franco

Un lavoro corale, promosso dall’agenzia Laore con la collaborazione dell’Università di Sassari, […]

Leggi tutto

Vini “sommersi”? Ma no: diversi

I prodotti che affinano sott’acqua sono sempre più di moda e originali. […]

Leggi tutto

Il Trebbiano d’Abruzzo sta voltando pagina

Questo contenuto è riservato agli abbonati digitali e Premium Abbonati ora! €20 […]

Leggi tutto

Vini di Montagna (10): la Val di Cembra – seconda puntata

Questo contenuto è riservato agli abbonati digitali e Premium Abbonati ora! €20 […]

Leggi tutto

L’Antica Bottega del Vino apre a Cortina in occasione dello Olimpiadi

Lo storico locale veronese, di proprietà di 10 Famiglie Storiche, sarà la […]

Leggi tutto

Tenuta San Guido e CNR: un accordo per la tutela del Viale dei Cipressi di Bolgheri

Un programma quinquennale monitorerà la salute degli alberi, reintegrando quelli compromessi con […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati