Il Marchione è un possibile incrocio tra Montonico bianco e Ragusano, identificato nel 1877 a Martina Franca. L’uva è rosa e matura verso fine settembre. E si esprime al meglio se rifermentato in autoclave.
Legato alla Valle d’Itria, allevato ad alberello, si sta ora diffondendo nella Murgia barese, anche se la sua presenza complessiva si riduce oggi a pochi ettari. Pur non esclusivo della Igt Valle d’Itria, solo con essa è possibile dichiararlo in etichetta. Assai produttivo, si fa apprezzare per l’aromaticità e per l’elevata acidità, il che lo porta a essere un’interessante base per la produzione di bolle metodo Martinotti.
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Polvanera scommette sul Marchione metodo Charmat
Protagonista del suo rilancio è l’azienda Polvanera, che lo impiega in purezza per l’ottenimento del suo C, Puglia Spumante Brut Metodo Charmat Igt, dai delicati aromi di mela verde, citronella, pompelmo, con ricordi di anice e muschio. Il sorso è beverino, morbido in ingresso, fresco, dal finale agrumato con sentori di mandorla amara.
Nella foto: un ceppo di vite di Polvanera
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