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Qualità al giusto prezzo. Alla conquista dei millennials in Usa

24 Ottobre 2019 Civiltà del bere
Qualità al giusto prezzo. Alla conquista dei millennials in Usa

Gli States si confermano un mercato dinamico, seppur storico e consolidato. Il rapporto qualità-prezzo dei nostri vini è la chiave per un successo duraturo, cavalcando le nuove tendenze di consumo dei millennials. Facciamo il punto con Iem – International Exhibition Management.

Illinois, California, Washington: tre tappe per consolidare il più grande mercato vinicolo al mondo, gli Stati Uniti d’America, dove l’Italia vanta un ruolo da leader. Si conclude oggi l’Us Tour 2019 dei Simply Italian Great Wines, storico evento itinerante di Iem – International Exhibition Management. Quello americano è un mercato che Iem conosce profondamente e in via diretta, grazie alla presenza da oltre 10 anni della succursale americana Ieem (dal 2007 a Miami).

Dobbiamo puntare in alto

«Gli States sono un mercato ancora estremamente dinamico, pur essendo storico e consolidato», spiega Marina Nedic, managing director di Iem e Ieem. «Il celebre rapporto qualità-prezzo dei vini del Belpaese incontra negli Stati Uniti la forte domanda di vino di qualità, una fascia di consumo immune alle flessioni di mercato: si prospettano ottimi margini di crescita per l’Italia in Usa nel settore dei fine wines».

Il trend dei consumatori più giovani

Un altro elemento da non sottovalutare è l’evoluzione dei consumi, con l’arrivo delle ultime generazioni. La graduale sostituzione della birra con il vino, che oggi raggiunge i 10 litri all’anno con elevate capacità di spesa pro capite, è una tendenza riscontrata soprattutto fra i giovani: il 42% dei volumi di vino in Nord America viene consumato dai millennials.

Testa a testa con la Francia

L’Italia gioca un testa a testa con la Francia per il primato fra i partner commerciali. Doppiamo i cugini d’Oltralpe per quantità di vino importato (3,1 milioni di ettolitri contro 1,6), ma dobbiamo recuperare terreno sul fronte prezzi. «Crescere in valore resta il nostro obiettivo primario», prosegue Marina Nedic. «Il peso del nostro imbottigliato a denominazione vale più della metà del nostro export complessivo: stiamo parlando di 954,52 milioni di euro per 2 milioni di ettolitri di vini Dop, su un totale export di 1.535 milioni di euro per 3,1 milioni di ettolitri».

Le tipologie più richieste

Nello specifico, il fenomeno Prosecco non accenna ad arrestarsi e vale 189,17 milioni di euro per 442 mila ettolitri (rispettivamente +13,1% e +8,7%) fra gennaio e novembre 2018. Ma pesano quasi altrettanto i rossi toscani Dop, con una fetta di mercato di 184,32 milioni di euro (+17,4%) e un prezzo al litro di ben 7,7 euro (+14,2%). Eccezionale la performance dei bianchi veneti, anche grazie alla nuova Doc Pinot grigio delle Venezie; insieme al Trentino Alto Adige e al Friuli, il Veneto si conferma la regione di maggior successo per i bianchi.

Simply Italian Us Tour: il programma

Il Simply Italian Great Wines Us Tour 2019 è cominciato il 21 ottobre a Chicago, per poi proseguire a Los Angeles ieri, 23 ottobre, e concludersi oggi a Seattle. Il programma prevede una interessante serie di masterclass dedicate ad alcune tipologie di successo, dall’Asti Docg al Pinot grigio delle Venezie Doc, dal Franciacorta al Nobile di Montepulciano, fino agli spumanti del Friuli. La tappa nello stato di Washington è organizzata con la collaborazione di Ice Agenzia. Spiega Maurizio Forte, Italian Trade Commissioner: «Crediamo che sostenere eventi come questo possa dare la concreta opportunità alle aziende vinicole italiane di raggiungere nuovi mercati e fasce di consumo».

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