Carlo Alberto Cerutti è uno che alle parole preferisce i fatti e alla teoria la pratica. «Dopo essermi diplomato al liceo delle Scienze umane a Verona, sono entrato ufficialmente in azienda e oggi mi occupo un po’ di tutto».
Prosegue Carlo Alberto: «Le attività che preferisco però sono quelle nei campi, i classici lavori manuali in vigna: dalla potatura alla legatura delle viti, dalla gestione del verde alla raccolta manuale delle uve. La mia prima vendemmia risale a quattro anni fa ed è stata una folgorazione: mi ha fatto capire che da grande volevo fare il vignaiolo». L’azienda di famiglia, Corteforte, ha sede in contrada Osan di Fumane in Valpolicella, in un’incantevole costruzione fortificata d’impianto medioevale.
Autoctoni e internazionali nei vini di Corteforte
«Possediamo circa 3 ettari, piantati nel 1990 e allevati a pergola veronese, con esposizione sud-ovest. Siamo a 150-300 metri su terreni di origine vulcanica basaltica con pietra rossa e calcarea, che donano ai nostri prodotti un’elegante freschezza». Parlando con Carlo Alberto si resta colpiti dalla precisione e dalla determinazione che mette nel lavoro. «La fama dei vini della Valpolicella è nota in tutto il mondo e il nostro compito è quello di rinnovarla ogni giorno. Sbaglia chi vive di rendita. Accanto alle uve tradizionali come Corvina, Corvinone, Molinara e Rondinella, abbiamo scelto di riproporre alcuni autoctoni minori, come la Dindarella e l’Oseleta. Puntiamo anche sugli internazionali come Cabernet, Syrah, Merlot. Epersino Sangiovese, che entra nel nostro Igt Concentus, donando un tocco piacevolmente rustico alla beva».
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