Il Maceratino (o Ribona) è un raro vitigno del Maceratese, sua (unica) zona d’elezione. Un tempo difficilmente coltivato anche nel suo areale di origine, che va dalla costa adriatica fino all’entroterra, a favore dei più “facili” Trebbiano e Verdicchio, da qualche anno è stato riscoperto e rilanciato.
Di maturazione medio-tardiva, predilige microclimi ventilati, dai suoli freschi ma non troppo fertili. Ha grappolo spargolo, con acini dalla buccia spessa e coriacea che però si fa sottile in fase di maturazione; è quindi necessario vendemmiare al momento opportuno, per non rischiare lacerazioni.
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Le Grane di Boccadigabbia, Maceratino vinificato secondo tradizione
Il sistema di allevamento nel corso degli anni si è modificato: dall’alberata a filari con sesti d’impianto stretti; ma il Maceratino patisce potature troppo severe e fittezze eccessive, e quindi oggi si sta tornando sui propri passi. Un’azienda che crede molto in questa cultivar è Boccadigabbia di Civitanova Marche (Macerata); patron Elvidio Alessandri ne produce una versione paradigmatica, il Le Grane, Colli Maceratesi Ribona Doc: «Lo produciamo con una tecnica di vinificazione tradizionale, detta appunto “fare le grane”, per cui a fine fermentazione del mosto fiore si aggiunge una piccola quantità di uva leggermente surmatura per far ripartire la fermentazione e così estrarre un po’ di tannini e profumi dalla buccia degli acini in macerazione che rimangono integri».
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