Vitigno già conosciuto in epoca romana, in provincia di Pesaro Urbino il Bianchello (o Biancame) ha mostrato un eccellente adattamento, foriero di vini di medio corpo, buon profilo aromatico e discreta acidità.
Michele Bernetti di Umani Ronchi, a Osimo (Ancona), racconta: «Il nostro Bianchello del Metauro Doc – denominazione di riferimento della cultivar – nasce a inizio anni Settanta del secolo scorso, quando veniva consumato localmente e venduto sfuso». L’intento dei Bernetti era creare un prodotto dignitoso, beverino e semplice, da affiancare al più impegnativo Verdicchio.
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Come è nato il Fortunae di Umani Ronchi
«Fu così», riprende Bernetti, «che cominciammo a produrre questo vino, inizialmente in veste di négociant. Visto il suo successo, che spinse molti a produrre dei Bianchello di qualità, pensammo di idearne una versione nostra, poi chiamata Fortunae, antico nome di Fano, per renderla più riconoscibile e legata a noi». I vigneti sono coltivati su terreni argillosi, per una resa di 100 q/ha. La vendemmia si svolge nella seconda metà di settembre, ben attenti a conservare l’acidità delle uve. Vinificate in acciaio a bassa temperatura, si evita lo svolgimento della malolattica, per promuoverne il patrimonio aromatico. Dopo 3 mesi di affinamento in acciaio si procede con l’imbottigliamento.
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