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Salutiamo Folco Portinari, fondatore di Slow Food

17 Gennaio 2019 Anna Rainoldi
Salutiamo Folco Portinari, fondatore di Slow Food

L’11 gennaio a Milano è morto Folco Portinari. Grande intellettuale, scrittore, pioniere della tv alla Rai degli anni Cinquanta, Portinari era anche un noto gastronomo, autore insieme a Carlo Petrini del Manifesto di fondazione di Slow Food nel 1987.

Salutiamo uno dei padri di Slow Food, scomparso a Milano alla soglia dei 93 anni. A lui si deve lo scritto avanguardistico da cui prende vita Slow Food, che ha rivoluzionato la cultura del cibo in tutto il mondo.

Fine intellettuale e gastronomo

Nato a Cumiana (Torino) il 25 gennaio 1926, residente a Milano dal 1977, Portinari è stato un importante studioso della letteratura dell’Ottocento italiano. Docente all’Università di Torino, collaboratore dei principali quotidiani e periodici italiani e autore di numerosi libri che spaziano dai temi manzoniani alla cultura del cibo, allo sport. Entrò in Rai negli anni Cinquanta insieme ad altri intellettuali come Umberto Eco, Enrico Vaime, Piero Angela, Angelo Guglielmi, portando in televisione i racconti di vita contadina di Luigi Veronelli. Lavorò per la programmazione radiofonica e televisiva della Rai per un trentennio.

Folco Portinari con il manifesto di Slow Food

Così Carlo Petrini ricorda Folco Portinari

“Se oggi una percezione culturalmente alta della gastronomia sta diventando un patrimonio condiviso, non solo in Italia, molto del merito va a un gruppo di intellettuali che, tra gli anni Settanta e Ottanta, seppero leggere e narrare la complessità del mondo del cibo. Tra i più lungimiranti e originali interpreti di questa visione olistica allo studio della gastronomia c’è il poeta, scrittore e studioso Folco Portinari”. Così lo descriveva Carlo Petrini in occasione del suo novantaduesimo compleanno, un anno fa. Leggi qui l’articolo completo

In foto: Carlo Petrini insieme a Folco Portinari alla firma del manifesto Slow Food (foto Slow Food)

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