Michelin e Wine Advocate prima del matrimonio
«Per troppo tempo i critici hanno considerato la buona tavola e il vino due settori separati, ma ora le due guide più autorevoli del settore enogastronomico si uniscono, a favore degli appassionati della cucina e del vino di qualità». Le parole di Robert Parker descrivono con entusiasmo questa unione e «le infinite possibilità che schiude». La decisione arriva dopo un percorso di collaborazione fra la Guida Michelin e Wine Advocate a Singapore, Hong Kong e Macao: qui una selezione di etichette a cura di Parker ha incontrato l'alta cucina di alcuni chef stellati scelti da Michelin, in una serie di eventi esclusivi.Rigore e obiettività i valori comuni
Cosa accomuna queste due realtà? «I nostri valori di base, l’obiettività e il rigore del giudizio nel mondo del vino e della gastronomia» spiega Lisa Perrotti-Brown MW, editor-in-chief di Robert Parker Wine Advocate. «Unire le forze è l'unico modo per raggiungere un numero sempre maggiore di appassionati in tutto il mondo, offrendo eccellenti esperienze enogastronomiche. La collaborazione in Asia ha dimostrato a entrambe le nostre società quanto possano essere più ricche e di maggiore impatto le esperienze create per i nostri lettori, se lavoriamo insieme».
Si comincia in Asia e Nord America
«Nel mondo, la credibilità di Michelin e Wine Advocate si basa su criteri di selezione unici, radicati in una sicura metodologia e in un’innegabile indipendenza», conferma Alexandre Taisne, direttore delle attività gastronomiche e viaggi di Michelin. «La partnership inizialmente sarà focalizzata sui mercati asiatici e nordamericani, per poi estendere la collaborazione in Europa e in altre regioni del mondo».