Le origini del Vino Nobile Boscarelli
Dietro c’è una storia di rivincita, quella di nonno Egidio Corradi, primo in famiglia a laurearsi nella stirpe, il quale ottenne tali successi come broker tra Genova e Milano che poté togliersi lo sfizio di acquistare vigne nei luoghi d’origine, ma che produsse vino per se stesso. Morì a 67 anni, lasciando i giovani figli, che ritennero opportuno trasformare il divertissement del babbo in un’azienda agricola a pieno titolo. Stiamo parlando della mamma degli attuali proprietari, Paola Corradi De Ferrari.Un impegno che prosegue con i figli
Le vigne (13,5 ettari a Montepulciano e 1,5 a Cortona) sono ammirevoli, cresciute insieme all’impegno di Luca e Nicolò: la parte più vecchia ha un sesto d’impianto più ampio, 6 mila ceppi per ettaro, il resto è stato piantato più stretto «per mantenere la resa precedente, ma con meno grappoli per pianta, favorendo anche la competizione radicale che, alla lunga, si è rivelata nella stoffa dei vini», spiega Nicolò. I suoli sono molto variabili (calcare, terre rosse, sabbie, argille) e le raccolte differenziate. «Si eseguono 30 fermentazioni separate, e poi assemblano in una ventina di cuvée», dice Luca.15 annate in degustazione
Alla fine della visita, in compagnia di Luca, Nicolò e dell’enologa Mery Ferrara (che con Castelli segue la famiglia dal 1999), comincia la verticale di 15 annate di Vino Nobile di Montepulciano: 50 mila bottiglie, la metà dell’intera produzione, l’etichetta più rappresentativa della filosofia aziendale. Le annate degustate sono 2014, 2013, 2012, 2011, 2010, 2009, 2008, 2007, 2006, 2003, 1999, 1995, 1988, 1982, 1979.
Vino Nobile Boscarelli 2014 (campione di botte)
Bouquet freschissimo, di frutti rossi, con il carattere tipico gessoso del Sangiovese e ricordo di mallo di noce. Al palato è scoppiettante con tannino ancora pungente. Ha stoffa, ma una trama leggera, vibrante, favorita da un'annata a dir poco fresca (88/100)Vino Nobile Boscarelli 2013
Già carnoso al naso, intenso, con note di castagna e frutti principalmente scuri, come il mirtillo e la mora, fragrante. In bocca il frutto è croccante, il tannino vigoroso, e il finale piacevolmente amarognolo, molto persistente (93/100)Per leggere l'articolo completo acquista Civiltà del bere 6/2016 (anche in formato digitale) su store.civiltadelbere.com. Per info scrivi a store@civiltadelbere.com