Business

Business

L’Amarone Cesari seduce il Brazil

1 Ottobre 2010 Monica Sommacampagna
La Gerardo Cesari, cogliendo i riscontri positivi nei confronti del vino di alta qualità di un Paese balzato nel 2009 tra i primi 10 più industrializzati al mondo, punta a diffondere in maniera importante Amarone e Ripassa in Brasile. L’annuncio è giunto nel contesto della giornata organizzata ieri dalla Cantina veronese per presentare i primi corsi sulle tradizioni gastronomiche dei cinque continenti curati da Chef Kumalè, alias Vittorio Castellani, che partiranno in autunno a Torino. «Oggi il nostro export in Brasile, avviato 20 anni fa, raggiunge le 60 mila bottiglie, di cui il 10% è rappresentato da Ripassa e da Amarone», ha spiegato l’export director della Cantina Mario Menozzi. «L’obiettivo è cogliere le opportunità nate nella fascia alta del mercato, che ama la cucina italiana e i vini status symbol». L’Amarone della Valpolicella, con la sua struttura importante abbinata a un retrogusto leggermente dolce legato all’appassimento, sembrerebbe aver conquistato i brasiliani tra i 25 e i 45 anni: in particolare, nella gamma della Gerardo Cesari spicca l’Amarone Bosan, prodotto in 30 mila bottiglie sulle 300 mila totali dell’azienda per questa tipologia di rosso. Un vino che, ci dice Menozzi, rivela una vocazione particolare a sposarsi con cucine internazionali molto particolari. La dimostrazione è avvenuta con la degustazione di piatti brasiliani reinterpretati da Chef Kumalè, come un filetto di manzo con spiedino di ananas alla griglia abbinato all’Amarone Bosan 2003. Un’opportunità per apprezzare non solo i piatti ma anche l’abilità divulgativa del giornalista-chef, da oltre vent’anni appassionato della gastronomia dei cinque continenti, che si è cimentato anche nella preparazione “in diretta” di un cous cous alla maniera di San Paolo e di un Bobò de camarão. Con l’occasione Franco Cesari, titolare dell’azienda, ha anticipato un progetto importante: «Entro due anni vorremmo costruire una nuova cantina. In questo senso abbiamo già acquistato due zone vocate, in due comuni della Valpolicella classica».

Business

Il vino che sarà: in enoteca etichette regionali, Piwi e NoLo alcol

Questo contenuto è riservato agli abbonati digitali e Premium Abbonati ora! €20 […]

Leggi tutto

I vini e i ristoranti di alta gamma insieme valgono 58 miliardi di euro

A Vinitaly è stato presentato il primo Altagamma-Bain Fine Wines and Restaurants […]

Leggi tutto

Vinitaly, il bilancio tra dazi e speranze per il futuro

La partecipazione straniera cresce del +7%, nonostante le tensioni geopolitiche internazionali continuino. […]

Leggi tutto

Feudi di San Gregorio: nuovo progetto vinicolo nel Parco archeologico di Pompei

Sarà un’azienda a conduzione interamente biologica, con una vigna “archeologica” che nel […]

Leggi tutto

L’evoluzione di Farina Wines in 3 etichette: Alessandro, Famiglia Farina e Mezzadro alla Fontana

La storica azienda della Valpolicella Classica presenta la sua nuova era con […]

Leggi tutto

Monografia impatto: ultima, ma non per importanza, la sostenibilità sociale

Messa in ombra dagli aspetti economici e ambientali a cui, però, è […]

Leggi tutto

Debutta il nuovo progetto veronese di Marilisa Allegrini, anzi due

L’imprenditrice dà un’accelerata al suo percorso personale, dopo l’uscita dal gruppo di […]

Leggi tutto

Vinitaly, i numeri e le attese dell’edizione 2025

Quattromila espositori e operatori in arrivo da 140 Paesi, con 1.200 top […]

Leggi tutto

Il vino che sarà: premium, low alcol e private label in Gdo per Pietro Rocchelli

Questo contenuto è riservato agli abbonati digitali e Premium Abbonati ora! €20 […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati