Food

Food

A Meditaggiasca le olive dall’antipasto al dolce

20 Maggio 2016 Maria Cristina Beretta
Saper valorizzare l'oliva taggiasca e il suo olio, soprattutto con piatti di eccellenza, è uno degli scopi di Meditaggiasca. Il 14 e 15 maggio siamo stati all'evento organizzato dallo staff di Witaly (capitanato dal giornalista Luigi Cremona) che si svolge da quattro anni ad Arma di Taggia. Siamo in provincia di Imperia, quasi più vicini alla Francia che non al capoluogo di regione, Genova, nel cuore dell'area produttiva dell'oliva taggiasca e del suo olio. Il luogo giusto dove scovare i migliori produttori di questa varietà.

Le migliori olive taggiasche

L'olio da olive taggiasche è spesso considerato a torto troppo leggero. Da tempo diverse aziende stanno portando sul mercato un prodotto di grande carattere. Quest'anno in particolare, l'extravergine dimostra note più accentuate di amaro e piccante rispetto al solito. Ed essendo la Taggiasca molto adatta ad essere messa sotto salamoia, ecco che accanto all'olio appaiono i vasetti di olive, con nocciolo o denocciolate e in patè. Nel concorso dedicato alle olive in salamoia sono stati premiati i primi tre. Il vincitore è una cooperativa appena formata, l'oleificio sociale Dol.Va.Pre, seguono l'azienda agricola Gianpaolo Gandolfo e l'azienda agricola familiare Armato Cristina. Sul fronte dei riconoscimenti, il Premio Meditaggiasca per l'impegno culturale è stato assegnato all'associazione Oro di Taggia.

Meditaggiasca: il tour fra i produttori

Partiamo dal centro storico della cittadina, via Soleri, dove sorge un suggestivo portico che conserva, rappresentati, gli stemmi delle famiglie nobiliari del luogo. Da qui, fino a piazza Cavour (sede degli showcooking) si snodano gli stand dei produttori della taggiasca. Insieme a olio e olive, hanno portato altre produzioni agricole tipiche del territorio: zucchine trombetta, pane di Triora, aglio di Vessalico, asparagi violetti di Albenga, formaggi, legumi, contenitori e oggetti di legno d'ulivo, erbe officinali e birra artigianale, tra cui una aromatizzata - per stare in tema - con foglie d'ulivo.

Venti ricette in due giorni

Sabato e domenica scorsi hanno portato la loro interpretazione di olio e di olive taggiasche sedici chef di prestigio, alcuni dei quali provenienti dalla vicina Francia. Tranne qualche eccezione di eccessivo tecnicismo, i piatti hanno dimostrato ricerca e innovazione lasciando esprimere gli ingredienti protagonisti del territorio. Qualche chef ne ha presentati due. Le ricette si possono dividere sostanzialmente in due filoni: uno in cui olive ed olio erano presentati così come sono, come nel caso dello chef giapponese Haruo Ichikawua accompagnato dal braccio destro Michele Biassoni (ristorante Iyo- Milano) il quale nel suo “Il Sunomomo dell'Iyo” ha creato una ricetta di pescato di mare e verdure con salsa di aceto di miso bianca ichimi e tempura, accompagnato da olive denocciolate e olio di taggiasca. Il secondo filone invece si sviluppava su interpretazioni di olive ed olio con lavorazioni particolari come per Giorgio Servetto (ristorante Nove - Villa Pergola, Savona) che nel “Uovo asparago violetto e olive” ha preparato, un budino di asparagi ed olive taggiasche, crumble di olive taggiasche, assieme a crudo e cotto di asparago, uovo morbido di ruspante, velo di aglio di Vessalico, maionese di asparagi. colori e profumi in salamoia.

Olive taggiasche nei dolci

Le interpretazioni dei dolci sono piaciute a tutti per la loro semplicità e un buon equilibrio di gusti a partire da una ricetta significativa : “100 % Taggiasca” con: Pan di spagna all'olio extravergine di oliva Taggiasche e Bergamotto, bavarese alle olive taggiasche, crumble di olive taggiasche , polvere di olio extravergine taggiasco , cialda di cioccolato fondente e olive taggiasche. Ed ecco gli altri: “Olive ed oliva” : macaron di olive con ganache al cioccolato bianco, olio taggiasco, olive in salamoia e peperoncino, “Salvia, Taggiasca e Limone”: cremoso di salvia, crumble di taggiasca e gelatina di limone; infine “Dolce Liguria”: granita di basilico, chinotto candito, gelato di focaccia genovese, pinoli, olive taggiasche. Ogni ricetta è stata accompagnata dai vini selezionati dall'associazione italiana sommelier.

Food

Formaggi d’Italia: l’irresistibile scioglievolezza del mascarpone

È famoso come ingrediente per la preparazione del tiramisù, ma può essere […]

Leggi tutto

Viaggio nella materia prima (6): l’aspetto regale del fagiano

Questo contenuto è riservato agli abbonati digitali e Premium Abbonati ora! €20 […]

Leggi tutto

Non solo aglio e cipolla: la mappa degli arricchitori

Con questo termine intendiamo quegli ingredienti che, pur non essendo principali, rendono […]

Leggi tutto

Formaggi d’Italia: le versioni di nicchia del Parmigiano Reggiano

Un prodotto dell’artigianato italiano che tutto il mondo ci invidia: 4 milioni […]

Leggi tutto

Viaggio nella materia prima (6): la doppia anima della scarola

Questa verdura dai molteplici utilizzi è ottima sia preparata in insalata (la […]

Leggi tutto

Formaggi d’Italia: pecorino di Norcia, eccellenza orgogliosamente umbra  

Una nicchia della Valnerina, in provincia di Perugia, frutto del latte di […]

Leggi tutto

Ok, la temperatura è giusta!

Dall’acqua al vino, passando per gli spirits: ogni bevanda deve essere servita […]

Leggi tutto

Non solo vino. Sommelier per tutti i gusti – III puntata

Questo contenuto è riservato agli abbonati digitali e Premium Abbonati ora! €20 […]

Leggi tutto

Formaggi d’Italia: la gustosa versatilità del Monte Veronese

Dop dal 1996, viene prodotto in Lessinia e si declina in una […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati