«Le stelle non sono per la vita, ma fotografano un preciso periodo della vita del locale». Così Michael Ellis ha presentato ieri a Milano l'ultima edizione della Guida Michelin, la sessantunesima, di cui è direttore Mondo. Ed infatti ogni anno si presentano novità, come la risalita della Campania, che con 37 ristoranti stellati - di cui 20 in provincia di Napoli - si è piazzata al secondo posto nella classifica delle regioni più premiate dalla Guida Michelin 2016. Quest'anno i locali d'Italia che “offrono un'ottima cucina” (una stella), “meritano la deviazione” (due stelle) o addirittura “valgono il viaggio” (tre stelle) sono rispettivamente 288, 38 e 8, per un totale di 334 premiati.
Gli stellati della Guida Michelin 2016
Le motivazioni sono le stesse dell'uscita della Guida rossa agli inizi del secolo scorso, nata per consigliare i migliori indirizzi dove fermarsi a mangiare e a dormire a chi viaggiava con pneumatici Michelin. A livello regionale, sul totale di 334 stellati è la Lombardia a fare da capolista, con 48 insegne premiate. Al secondo gradino troviamo, come visto, la Campania, mentre il terzo posto è di Piemonte e Veneto, pari merito con 36 stelle. Tra le novità contiamo 24 stelle new entry, tra cui molti chef under 35, e tuttavia ben 21 sono gli stellati eliminati, compresi i locali che hanno chiuso. Due i nuovi due stelle andate a Peter Girtler del ristorante Gourmet Stube Einhorn di Mules (Bolzano) e a Giancarlo Perbellini per la sua Casa Perbellini a Verona. In realtà si è trattato di un trasferimento delle sue due stelle dal locale dove lavorava prima, ad Isola Rizza, locale a cui è stata assegnata una stella. Ha fatto rumore, di contro, il passaggio da due a una stella di Davide Scabin, patron del Combal.zero di Rivoli, e il vero neo di questa edizione: la stella del ristorante Chalet Mattias, lasciata nonostante l'improvvisa scomparsa dello chef Mattias Peri quest'estate.
Confermati i tre stelle
Se si dovesse tener conto che Giancarlo Perbellini segue un altro locale, il Dopolavoro Dining Room a Isola delle Rose, Venezia, che ha ricevuto la stella, si potrebbe affermare scherzando che è lui il nuovo tre stelle, anche se non sono tutte insieme. Già, perché fra i massimi riconoscimenti la Guida ha solamente confermato gli otto locali dell'anno scorso: i tre stelle restano Piazza Duomo (Alba), Da Vittorio (Brusaporto), Dal Pescatore (Canneto sull'Oglio), Le Calandre (Rubano), Enoteca Pinchiorri (Firenze), Osteria Francescana (Modena), La Pergola (Roma), Reale (Castel di Sangro). Stelle a parte, sono in sensibile aumento i bib gourmand, locali presso cui si può pranzare con meno di 30 euro, che sono arrivati a 271 unità con 24 new entry.