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Guerrieri Rizzardi famiglia dell’Amarone

22 Aprile 2015 Anna Rainoldi
A poco più di un mese di distanza, l'ingresso di Guerrieri Rizzardi nelle Famiglie dell'Amarone d'Arte si conferma una scelta strategica per l'azienda. La decisione non avrà conseguenze nei rapporti della Cantina con il Consorzio della Valpolicella. Lo scopo, piuttosto, è inserirsi in un gruppo dinamico di realtà dalle caratteristiche simili, valorizzando e promuovendo i propri vini e, insieme, l'intero territorio. Ce ne ha parlato Giuseppe Rizzardi, che con il fratello Agostino guida l'azienda vinicola di famiglia.

Famiglie dell'Amarone: un'opportunità

«La scelta di entrare a far parte delle Famiglie dell'Amarone va vista prima di tutto come un'opportunità», spiega Giuseppe Rizzardi. «Per noi è importante lavorare con questo insieme di aziende, accomunate da determinate caratteristiche di struttura, background, parametri qualitativi, e dalla gestione familiare. Entrare a far parte delle Famiglie significa partecipare a un gruppo di lavoro dinamico, con cui progettare e operare a livello internazionale. In ogni caso, l'associazione va vissuta per capire come funziona: noi abbiamo appena iniziato». Il focus è sull'Amarone, «ma insieme alla Docg ne beneficia l'intero territorio della Valpolicella. E il marchio aziendale, che si sviluppa acquisendo notorietà ed esplorando nuovi mercati». A partire dal prossimo appuntamento: Expo 2015.

Nessun attrito con il Consorzio

Molti ricorderanno la querelle fra il Consorzio tutela vini della Valpolicella e le Famiglie dell'Amarone in merito alla modifica della denominazione, voluta dal primo, per ampliare la zona di produzione anche a terreni di pianura o di fondovalle. L'ingresso di Guerrieri Rizzardi è del tutto estraneo a questo attrito: la Cantina non muterà il suo storico rapporto con il Consorzio. «Non è una scelta antitetica ma un'opportunità in più, riportata anche per iscritto in occasione dell'adesione ufficiale, il 13 marzo, dove si legge: "Confermiamo la volontà di rimanere membri del Consorzio anche in futuro"». Guerrieri Rizzardi nelle Famiglie dell'Amarone Nate nel 2009, le Famiglie dell'Amarone d'Arte contano oggi 12 membri. Guerrieri Rizzardi è la più giovane fra le associate - se si considera la prima annata di produzione della Cantina, il 1914 - ma vanta una storia enologica ben più antica, già attestata nel 1649 con l'acquisto dei conti Rizzardi della tenuta di Pojega, a Negrar. Il matrimonio di Carlo Rizzardi e Giuseppina Guerrieri, famiglia che fin dal XV secolo produceva vino a Bardolino e in Valdadige, sancisce la nascita dell'attuale azienda, completata negli anni Settanta con l'acquisto di vigneti e cantina nel Soave Classico. Oggi i titolari sono GiuseppeAgostino Rizzardi con la madre Maria Cristina Loredan Rizzardi (in foto). L'azienda produce circa 900.000 bottiglie all'anno e ha circa 100 ettari di proprietà.

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