Per diversi lustri, Francesca Adinolfi Marinelli è stata il riferimento del settore vitivinicolo in materia di legislazione sui vini a Denominazione di Origine. Non c'era riunione o convegno dedicato ai temi e ai problemi dei vini Doc, dove non intervenisse la Dottoressa Adinolfi, con le sue appassionate e dettagliate disquisizioni. Amava viaggiare, conoscere i produttori e partecipare.
L'OPERATO NEGLI ANNI - Funzionario del già Ministero dell'Agricoltura, seppe conciliare gli impegni famigliari (ebbe ben 7 figli) con una intensa attività lavorativa che la portò a divenire Dirigente Superiore del Ministero delle Risorse Agricole, sempre occupandosi della difesa e valorizzazione dei prodotti della terra. Spese gli ultimi anni della sua carriera nell'incarico di Segretario del Comitato Nazionale per i Vini a Denominazione d'Origine, nella applicazione della Legge 164 sotto la Presidenza Rivella; comitato che lavorò molto nella emanazione di decreti e decisioni, tutti personalmente stesi e firmati da Francesca Adinolfi.
UNA PASSIONE TENACE - Lavoratrice instancabile, era molto apprezzata anche dai suoi collaboratori per la competenza e la familiarità dei rapporti che riusciva a intrattenere. Dopo il collocamento a riposo, si dedicò finalmente alla numerosa famiglia, prodiga di gioie, nonostante le disgrazie e le disavventure, che seppe affrontare con il suo carattere indomito e forte, sempre pronto alla lotta e al superamento delle difficoltà. Riposerà sul Lago Trasimeno, accanto al consorte Marinello Marinelli. Il mondo vitivinicolo la ricorderà per la intensa attività e passione con cui si dedicò al suo incarico.