«È un evento storico». Così senza mezzi termini Piero Antinori, presidente dell'Istituto Grandi Marchi, ha definito l'organizzazione dell'8° Symposium dell'Institute of Masters of Wine (IMW) che approderà a Firenze dal 15 al 18 maggio del prossimo anno. Finalmente si incontreranno inItalia dunque, per la prima volta, i membri del prestigioso Istituto che ha base a Londra e conta 304 professionisti considerati tra le massime personalità del commercio e della comunicazione del vino.
IL RUOLO DELL'ISTITUTO GRANDI MARCHI - L'Istituto presieduto dal marchese Antinori, che riunisce 19 aziende top che rappresentano il 6,6% dell'export azionale, è stato il primo ad avvicinarsi all'IMW con l'obiettivo di posizionare i vini italiani ai massimi livelli di prestigio e considerazione, tenuto conto della rilevanza del comparto nel contesto nazionale. «Il vino fa la parte del leone e conta per il 26% nell'agroalimentare che pure è il settore che ancora regge nella nostra economia», ha sottolineato Antinori durante la conferenza stampa di lancio del Symposium che ha avuto luogo il 6 giugno a Roma.
QUASI MILLE EURO LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE - «Circa 400 persone saranno ammesse al Symposium, non tutti MW – perché l'evento è aperto a tutti – ma certamente questi saranno molti, tra diplomati e studenti, che sono oltre 300 nel mondo», ha ricordato Lynne Sherriff, past-chairman dell'IMW e organizzatrice del Symposium. I prezzi per partecipare alla tre giorni sono considerevoli: € 995, con sconti per i MW e gl studenti. Una riduzione significativa è riservato ai 50 delegati che acquisteranno i biglietti in prevendita (€ 550), ma pare che questi biglietti scontati siano sold-out, esauriti.
IL TEMA? IDENTITY, INNOVATION, IMAGINATION - «Mi auguro che anche molti imprenditori vinicoli partecipino al congresso», ha commentato Piero Antinori. Ma che che cosa offre il Symposium, a questi prezzi? Molto. A parte l'incontro e lo scambio di esperienze con centinaia di "numeri uno" del mondo del vino, sono in programma 11 sessioni tematiche di conferenze e degustazioni, ciascuna con 4 esperti – tutti MW – per un totale di 44 relazioni. Esperienze e background diversi, in un incredibile caleidoscopio di contributi che ruotano attorno alle tre parole chiave dell'8° Symposium: Identity, Innovation, Imagination. E così dopo Bordeaux, Napa Valley, Vienna, Perth, Oxford ora tocca a Firenze. Good luck! L'occasione potrebbe essere un nuovo Rinascimento per il vino italiano.