Ha radici al posto delle ali l’ape icona della House of Mandela, la Cantina fondata nel 2010 dalla famiglia dello storico presidente sudafricano. Tutto qui rimarca l’importanza delle origini e del legame con la propria terra, anche oggi che l’azienda vinicola debutta sul mercato statunitense.
ETICA INNANZITUTTO - Distinguendosi con una produzione vinicola di qualità, legata al commercio fair trade (equosolidale), obiettivo della House of Mandela è creare un circolo virtuoso di promozione della cultura del vino in Sudafrica, rispettando l’ambiente e la biodiversità delle vigne. Con risvolti etici, orientati ai valori che hanno reso celebre il nome Mandela, come riporta il sito dell’azienda: “Davvero pochi neri del Sudafrica lavorano nel mondo del vino, e noi crediamo che la loro partecipazione potrebbe essere un valore aggiunto per il nostro settore. Il Sudafrica è un caleidoscopio di colori e caratteri, come il vino”.LE ETICHETTE - Accompagna la breve storia dell’azienda l’albero genealogico degli avi, strutturato ad alveare: il logo dell’ape, infatti, riprende lo stemma di famiglia creato nel 2003 in occasione del compleanno di Nelson Mandela. Al lignaggio principale – la tribù Thembu – è dedicata una collezione di sei bottiglie (Cabernet Sauvignon, Pinotage, Shiraz, Chardonnay, Chenin blanc e Sauvignon blanc); completano la produzione dell’azienda un “Methode Cap Classique” e le tre etichette della linea Royal Reserve (lo Chardonnay Thelema, il Cabernet Sauvignon Hartenberg e lo Shiraz Fairview).
In uscita sul prossimo numero di Civiltà del bere in edicola dal 7 aprile, uno speciale dedicato al Sudafrica enologico.