Dopo quattro vendemmie a quattro stelle, finalmente il Vino Nobile di Montepulciano torna a fregiarsi del massimo punteggio. L'annata 2012, infatti, è stata giudicata dagli esperti incaricati dal Consorzio degna delle cinque stelle. «Nei vigneti in cui la carenza idrica non ha determinato forti defogliazioni o fenomeni di appassimento», ha spiegato il presidente Federico Carletti aprendo la ventesima edizione dell'Anteprima di fronte a una platea di circa 150 giornalisti internazionali, «la qualità delle uve è stata ottima. I vini si presentano equilibrati nel contenuto di alcol e di acidi e particolarmente ricchi, con struttura abbondante sostenuta da una importante trama tannica».
CARATTERIZZARE LA PRODUZIONE PER AVERE SUCCESSO ALL'ESTERO - Soddisfatto Carletti anche per lo stato di salute della denominazione: «Le giacenze sono ridotte al minimo, i vini di Montepulciano si vendono bene soprattutto all'estero, e la qualità cresce ogni anno di più. Adesso dobbiamo cercare di caratterizzare ulteriormente le produzioni in maniera da avere vini di assoluta qualità e tipicità».
7,6 MILIONI DI BOTTIGLIE E 70% L'EXPORT - Per quanto riguarda i numeri, sono 2.600 gli ettari vitati nell'area di Monteplciano, con oltre 250 viticoltori (90 gli imbottigliatori) per una produzione di circa 5 mila ettolitri di Vino Nobile Docg e circa 18 mila destinati al Rosso di Montepulciano Doc. Nel 2012 sono state immesse sul mercato circa 7,6 milioni di bottiglie di Nobile e 2,6 milioni di Rosso di Montepulciano. L'export sfiora il 70% e ha fatto segnare nel 2012 un incremento del +7% rispetto all'anno precedente. Germania, Stati Uniti, Benelux e Giappone i principali mercati.
IN ASSAGGIO L'ANNATA 2010 E LA RISERVA 2009 - Tornando all'Anteprima, che per la stampa si è tenuta ieri nella suggestiva cornice della Fortezza (che presto diventerà sede del Consorzio e della sua enoteca), protagoniste sono state le annate di Vino Nobile che entrano quest'anno in commecio: 2010, Riserva 2009 e precedenti, oltre a due prototipi della vendemmia 2012. Trentasei le aziende partecipanti, i cui vini, oltre ad essere stati degustati ai tavoli con il servizio dei sommelier Ais, erano presenti ai banchetti riservati ai produttori che avevano così la possibilità di dialogare con i giornalisti.