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È lunedì… pensiamo al weekend! A Dosson, nel trevigiano, per mangiare il radicchio rosso

28 Gennaio 2013 Elena Erlicher
Più che un ortaggio sembra un vero e proprio fiore dall'inconfondibile colore rosso acceso. Stiamo parlando del Radicchio rosso di Treviso tardivo Igp che si festeggia nella frazione di Dosson di Casier da giovedì 31 gennaio a domenica 3 febbraio. Durante la manifestazione, che si è svolta anche il weekend precedente (dal 25 al 28 gennaio), si può assaggiare l'ortaggio in tutte le sue svariate interpretazioni: pastellato e fritto, nel risotto con salamella, nel ripieno di faraona, nel tortino con mascarpone e parmigiano, e perfino nel gelato. Si dice che Dosson sia la vera patria del radicchio rosso e che forse esso sia nato per caso. Alcuni cespi furono dimenticati in un angolo di un fienile, ammassati gli uni agli altri, e per mancanza di luce svilupparono al loro interno un cuore di foglie rosse e croccanti. Questo procedimento, chiamato imbianchimento, oggi viene svolto in vasche controllate dove i cespi riposano nell'acqua sorgiva dopo la raccolta. Per informazioni: Associazione produttori radicchio rosso di Dosson, tel. 0422.38.24.02, www.radicchiorossodosson.it. PRODOTTI TIPICI - Come detto sopra, il radicchio rosso nel piatto è degno protagonista di ogni portata, dall'antipasto al dolce. E nel bicchiere? Rossi, bianchi, rosati e bollicine, gli abbinamenti possibili con l'ortaggio sono i più svariati: dal Prosecco Doc Treviso, al Manzoni bianco Colli di Conegliano Doc, a un buon rosso come un Cabernet Sauvignon Montello e Colli Asolani Doc o a un rosato Igt Marca Trevigiana. DOVE MANGIARE - In un antico casale di campagna riportato a nuova vita da Carlo Pasin e dalla sua famiglia, si possono gustare le ricette della tradizione trevigiana proposte con misurata creatività. All'Osteria la Pasina (via Marie 3, Dosson di Casier, tel. 0422.38.21.12, www.pasina.it) le primizie vengono tutte dai produttori della zona e dall'orto di casa, e nel piatto si sente la differenza. Alcuni esempi? Il carpaccio alla Pasina con montasio fresco, gli gnocchetti di zucca ai finferli, le tagliatelle ai funghi e il petto di faraona al melograno e radicchio. DA VISITARE - Casier ha antiche origini che risalgono all'età del bronzo. Il borgo offre varie attrattive tra le quali alcune ville venete, come Villa Contarini, Villa Barbaro e Villa de'Reali; quest'ultima è inserita in un splendido parco, con laghetto, barchessa, scuderia e loggiato in stile veneziano.
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