L'altro bere

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Campari distribuirà le etichette friulane di Volpe Pasini

21 Gennaio 2013 Elena Erlicher
Campari Wines, la divisione del Gruppo che gestisce la categoria del vino di qualità, distribuirà in esclusiva, in Italia e all'estero, le etichette della Cantina friulana Volpe Pasini. L'accordo firmato avrà la durata di cinque anni e, per quanto riguarda il nostro Paese, si focalizzerà sul canale tradizionale. LA STRATEGIA DEL GRUPPO: SELEZIONARE ECCELLENZE IN TUTTE LE REGIONI D'ITALIA - «Abbiamo voluto aggiungere un ulteriore tassello al nostro progetto di creazione di un polo vinicolo di qualità, che svolge un ruolo primario nella diffusione del vino italiano nel mondo», ha detto a Civiltà del bere Andrea Montorfano, managing director Campari Wines. «Con Volpe Pasini abbiamo completato il panorama delle regioni presenti nel nostro portfolio aggiungendo il Friuli Venezia Giulia. La nostra strategia aziendale ci guida verso scelte coerenti in termini di qualità del prodotto e complementarietà geografica, in modo da poter offrire ai clienti, in Italia e all'estero, il portfolio più completo possibile». IL PORTFOLIO COMPLETO - Campari Wines oggi rappresenta quattro aziende vinicole di proprietà (Sella&Mosca in Sardegna, Teruzzi&Puthod in Toscana, Enrico Serafino in Piemonte, Lamargue in Francia) e otto in distribuzione esclusiva (Fazi Battaglia nelle Marche, Le Fracce in Lombardia, Kupelwieser in Alto Adige, Urciuolo e Villa Massa in Campania, Capraia e Icario in Toscana, Mouton Cadet in Francia), oltre ai marchi Riccadonna e Mondoro (per il mercato italiano) e Zedda Piras (il mirto di Sardegna). LA NEW ENTRY - Volpe Pasini, con i suoi 52 ettari di vigneto nei Colli Orientali del Friuli e 400.000 bottiglie prodotte all'anno, «rappresenta la punta di diamante dell'enologia friulana», ha aggiunto Montorfano, «non a caso ha ottenuto il riconoscimento "vino dell'anno 2013" del Gambero Rosso con il Sauvignon Zuc di Volpe 2011. E questo risultato, insieme a quello di "Cantina dell'anno 2013" ottenuto da Sella&Mosca, ci riempie di orgoglio e ci conferma nelle nostre scelte strategiche».

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