Nei primi cinque mesi del 2012 sono considerevolmente aumentate le esportazioni di vino italiano in Giappone, con il +34,6%, Svezia, con +28,4%, Norvegia, +21,9%, e Cina, +20,6% rispetto allo stesso periodo del 2011 (elaborazione Federalimentare su dati Istat).
CRESCONO ANCHE I MERCATI IMPORTANTI - Significativi spunti espansivi si sono registrati anche su mercati importanti, come il Regno Unito (+8,9%), la Svizzera (+9,9%) e il Canada (+13,8%). Preoccupa, invece, il vistoso calo della Russia (-28,1%), ma esso si lega a fattori burocratici che dovrebbero essere stati superati nella seconda metà dell’anno.
In generale, da gennaio a maggio 2012, l’export del comparto enologico ha raggiunto la quota di 1.840 milioni di euro, con un progresso del +6,1% sullo stesso periodo del 2011. È un ritmo accettabile, anche se esso dimezza il +11,8% registrato a consuntivo 2011. Va aggiunto che in quantità, nello stesso periodo, la variazione dell’export è stata negativa, con -9,8% sul gennaio-maggio 2011. Ne esce quindi un sensibile apprezzamento medio del valore unitario del vino esportato.